Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Capone Serena, Sambati Valentina, Montanari Emanauela, Antonazzo Marcello. L’infermiere tra immagine sociale e professionale: esperienze dirette, stereotipi e ruolo dei media. L'infermiere 2017;61(4):e62–e67.
Added by: Antonella Punziano (15/12/2017 14:40:26) Last edited by: Antonella Punziano (15/12/2017 14:43:48) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Capone2017 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: General Keywords: Soddisfazione Autori: Antonazzo, Capone, Montanari, Sambati Collezione: L'infermiere |
Visualizzazioni: 1/1348
Indice di Visite: 31% Indice di Popolarità: 7.75% |
Allegati | URLs http://www.ipasvi. ... 017-n4.pdf?2017-11 |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo)
Introduzione Nonostante gli sviluppi della professione infermieristica, la maggioranza dei cittadini non conosce le competenze che possiedono gli infermieri, non ha chiara l’essenza dell’assistenza e sono ancora presenti stereotipi non più attuali, anche proposti dai media. L’obiettivo dello studio è di misurare la percezione dei cittadini dell’identità infermieristica con particolare riferimento alle esperienze dirette di conoscenza degli infermieri, agli stereotipi ancora presenti e al ruolo dei media.
Materiali e metodi Nell’ambito della fiera “Expo 2000 – Industria Agricoltura Artigianato del Salento”, tenutasi a Miggiano (Lecce) dal 13 al 16 ottobre 2016, è stato somministrato un questionario costruito da un gruppo di lavoro del Collegio IPASVI di Lecce. E’ stato scelto un campionamento di convenienza.
Risultati I rispondenti al questionario sono stati 180. L’associazione stereotipata infermiere-donna vale ancora per il 30% dei rispondenti. La quasi la totalità degli intervistati ha conosciuto un infermiere (96,7%), principalmente presso strutture sanitarie (72,4%). Nell’89,4% dei casi gli infermieri sono stati descritti con aggettivi con connotazione positiva: il 45,6% riferiti alle capacità relazionali, il 35% a quelle tecnico-professionali e l’8,9% alla capacità di ascolto e aiuto.
Conclusioni Non vi sono evidenze robuste su come superare il divario tra immagine professionale e sociale dell’infermiere. Servono interventi che promuovano la conoscenza diretta dell’infermiere, del ruolo agito e proseguire con una corretta media strategy a livello nazionale.
|