Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Dicé Francesca, Maiello Assunta, Dolce Pasquale, Freda Maria Francesca. Le trasformazioni dialogiche delle preoccupazioni in pediatria di famiglia: Un’indagine empirica. Psicologia della salute 2017(3):74–96.
Added by: Valentina Biagioli (26/11/2017 09:58:23) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Dic2017 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Gruppi occupazionali, Infermieristica clinica, Medicina, Psicologia Sottocategorie: Emozioni e sentimenti, Medici, Medicina di base, Psicologia di comunità, Rapporto medico-paziente Keywords: Pediatria Autori: Dicé, Dolce, Freda, Maiello Collezione: Psicologia della salute |
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Allegati |
Abstract |
In pediatria di base, i medici dialogano con (almeno) due utenti (genitore e bambino) e la conversazione riguardante la salute del bambino elicita spesso molte ansie. In questo studio, gli autori hanno raccolto dialoghi svolti in 265 visite, analizzati mediante il Verona coding definitions of emotional sequences (VR-CoDES) (Del Piccolo et al., 2010), strumento che identifica i cues (espressioni in cui l’emozione non è chiaramente verbalizzata) e i concerns (chiare espressioni verbali di stati emozionali spiacevoli) espressi dai pazienti, insieme alle risposte degli operatori sanitari a tali segnali. Per analizzare le relazioni di interdipendenza fra le matrici dei cues/concerns e delle risposte, gli autori hanno usato la Sparse canonical correlation analysis (SCCA) (Hastie et al., 2015), che analizza coppie di componenti, una per ogni gruppo di variabili, massimizzando il coefficiente di correlazione di Pearson fra di esse. Gli autori hanno identificato dei pattern di interazione dialogica, basati sui cues/concerns e le risposte. Questi pattern mostrano, nella relazione sanitaria, molte difficoltà a esplorare gli aspetti emozionali e il dialogo è spesso interrotto dalla tendenza alla rassicurazione; le emozioni sono scarsamente riconosciute nel loro valore informativo. In generale, è stata osservata una pratica medica prescrittiva poco rivolta alla promozione delle competenze genitoriali utili alla cura del bambino. (Trascritto dall'articolo). |