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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Menichetti Julia, Cipresso Pietro, Vegni Elena, Graffigna Guendalina. Gestire il diabete di tipo 2 nell’anzianità: Un’analisi sistematica e sintesi tematica della letteratura. Psicologia della salute 2017(2):97–120. 
Added by: Valentina Biagioli (13/11/2017 21:13:34)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Menichetti2017
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Categorie: Infermieristica specialistica, Psicologia
Sottocategorie: Infermieristica in endocrinologia, Psicologia degli anziani, Psicologia della salute
Keywords: Educazione sanitaria, Promozione della salute
Autori: Cipresso, Graffigna, Menichetti, Vegni
Collezione: Psicologia della salute
Visualizzazioni: 1/943
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Allegati    
Abstract     

Obiettivo del presente contributo è sistematizzare le evidenze scientifiche inerenti le pratiche di gestione autonoma del diabete di tipo 2 in pazienti anziani, con una particolare attenzione ai fattori che possono ostacolare e facilitare un simile processo. A tal fine, è stata condotta un’analisi sistematica della letteratura su articoli estratti dai principali database scientifici, senza limiti di anno o di lingua di pubblicazione. Gli articoli estratti sono stata analizzati indipendentemente da due ricercatori seguendo una griglia costruita ad hoc e seguendo la SIGN checklist per la valutazione metodologica degli articoli. Le barriere e i facilitatori per la gestione autonoma della malattia sono stati sintetizzati tematicamente. Sono stati inclusi nelle analisi 17 articoli. Cinque principali temi inerenti le barriere e i facilitatori delle pratiche di gestione autonoma del diabete di tipo 2 nei pazienti anziani sono stati identificati: aspetti connessi alla malattia, aspetti sociodemografici, aspetti psicologici, aspetti legati alla relazione medico-paziente e aspetti legati al contesto sociale. In particolare, la sintomatologia, le comorbidità e la cronicità dei trattamenti sembrano ostacolare principalmente le pratiche di gestione autonoma della malattia. Dall’altra parte, lavorare sulle risorse personali e coinvolgere la rete di pari e familiari rappresentano utili strategie per supportare le pratiche di gestione autonoma della malattia. Infine, la comunicazione con i professionisti sanitari risulta essere la principale fonte di informazione ed educazione per favorire comportamenti di self-care. Poiché coinvolgere i pazienti anziani affetti da diabete di tipo 2 nella gestione della loro malattia si configura come una sfida unica e multisfaccettata che coinvolge diversi livelli di azione potenzialmente modificabili (individuale, relazionale, sociale), si auspica l’individuazione di azioni capaci di considerare questi diversi livelli di azione. Inoltre, emerge il bisogno di un intervento specificamente dedicato ai pazienti anziani, che consideri sia le difficoltà connesse all’invecchiamento sia quelle connesse al diabete di tipo 2.

(Trascritto dall'articolo).