Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Calandri Emanuela, Graziano Federica, Borghi Martina, Bonino Silvia. Depressione e benessere psicologico in persone con sclerosi multipla: il ruolo dell’identità, del senso di coerenza e dell’autoefficacia. Psicologia della salute 2016(1):49–66.
Added by: Valentina Biagioli (09/01/2017 15:28:04) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Calandri2016 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Psicologia Sottocategorie: Infermieristica in neurologia, Qualità di vita Autori: Bonino, Borghi, Calandri, Graziano Collezione: Psicologia della salute |
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Allegati |
Abstract |
Lo studio si pone l’obiettivo di indagare il ruolo dell’identità, del senso di coerenza e dell’autoefficacia nella gestione della sclerosi multipla (SM) rispetto alla depressione e al benessere psicologico, in un gruppo di pazienti italiani affetti da SM, con disabilità lieve o moderata, tenendo conto delle differenze legate al genere, all’età, agli anni dalla diagnosi, alla composizione del nucleo familiare e alla condizione lavorativa. Lo studio ha coinvolto un gruppo di 182 pazienti (64% donne; età media = 40 anni, DS = 10.7; anni in media dalla diagnosi = 6, DS = 6) e le variabili oggetto dello studio sono state rilevate attraverso un questionario anonimo self-report. Le analisi di regressione evidenziano come i predittori significativi della depressione siano la diagnosi recente e punteggi bassi alle scale dell’identità e del senso di coerenza. Predittori significativi del benessere psicologico sono risultati punteggi elevati alle scale dell’identità, del senso di coerenza e dell’autoefficacia nella gestione della SM. I risultati dello studio suggeriscono l’utilità di interventi di sostegno psicologico per i pazienti affetti da SM per supportarli nel processo di ridefinizione dell’identità, costruzione di senso di coerenza e ridefinizione di obiettivi e strategie di azione, con il fine ultimo di promuovere un migliore adattamento alla malattia, in termini non solo di riduzione della depressione, ma anche di aumentato benessere. (Trascritto dall'articolo). Added by: Valentina Biagioli |