Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Pianori Davide, Badiali Cinzia, Boni Stefano, Geraldi Fatima, Manigrasso Vincenzo, Pittureri C, et al. L’Ospedale di Comunità nella Regione Emilia-Romagna: descrizione di modelli organizzativi implementati a livello locale. Sistema salute 2015;59(4):544–557.
Added by: Teresa Compagnone (17/10/2016 16:00:28) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista ID no. (ISBN etc.): 2280-0166 Chiave di citazione BibTeX: Pianori2015 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Economia sanitaria, Legislazione Sottocategorie: Legislazione sanitaria, Servizio sanitario nazionale Autori: Badiali, Boni, Fantini, Geraldi, Manigrasso, Pianori, Pieri, Pittureri, Re, Rosa, Spanò Collezione: Sistema salute |
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Allegati | URLs http://antropologi ... itoria_riviste.php |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo) Obiettivi: obiettivi dello studio sono descrivere il modello organizzativo e le caratteristiche dei pazienti ammessi e trattati negli Ospedali di Comunità (OsCo). Metodi: l’analisi organizzativa è stata condotta in tre Ospedali di Comunità della Regione Emilia Romagna: Fanano (Ausl di Modena), Castel San Pietro Terme (Ausl di Imola) e Forlimpopoli (Ausl della Romagna). Per descrivere il modello organizzativo è stata somministrata ai referenti aziendali una scheda di rilevazione. Per valutare il livello d’indipendenza dei pazienti ricoverati è stato utilizzato l’indice di Barthel modificato da S. Shah e coll. (BIM). Risultati: in un periodo di osservazione di tre mesi sono stati valutati 271 pazienti. La media dei punteggi totali del BIM all’ammissione è risultata essere di 22,0 punti a Forlimpopoli, di 38,6 punti a Fanano e 21,0 a Castel S. Pietro. La media dei punteggi alla dimissione è stata di 24,4 punti a Forlimpopoli e di 56,1 punti a Fanano. Per Castel S. Pietro non sono disponibili i dati BIM della dimissione. In tutti e tre gli OsCo la responsabilità organizzativa e gestionale è infermieristica e i criteri di accesso sono la definizione di diagnosi e prognosi di malattia e la non autosufficienza. Conclusioni: da una prima analisi sembra che l’Ospedale di Comunità, può rappresentare una risorsa importante per i pazienti, per il servizio sanitario regionale e per i professionisti perché si configura come interfaccia strutturale tra l’ospedale e il territorio in grado di garantire continuità delle cure. Added by: Teresa Compagnone |