Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Romagnoli Carlo. L’involuzione delle condizioni di salute in Italia ed i compiti del nostro SSN. Sistema salute 2015;59(4):483–503.
Added by: Teresa Compagnone (17/10/2016 15:23:01) Last edited by: Teresa Compagnone (17/10/2016 15:27:59) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Romagnoli2015a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Economia sanitaria Sottocategorie: Indicatori economici Autori: Romagnoli Collezione: Sistema salute |
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Abstract |
(Trascritto dall’articolo) A sette anni dall’inizio della crisi finanziaria globale che ha inciso pesantemente sui determinanti distali di salute (reddito, lavoro, inserimento sociale, ecc.), continua l’approvazione di misure finanziarie che sottraggono risorse al Servizio sanitario nazionale, ponendo il problema degli effetti che il combinato disposto tra crisi e tagli alla sanità determinano su bisogni, domanda di salute, accessibilità e capacità di risposta dei servizi socio sanitari, effetti che possono essere illustrati anche dall’andamento di indicatori di salute globali quali la attesa di vita e la attesa di vita in salute alla nascita ed a 65 anni. Vengono pertanto analizzate le evidenze risultati dalla pubblicazione di dati su queste misure da parte di OMS, Unione Europea ed Istat, distintamente per gli andamenti europei ed italiani. Tutte le fonti disponibili convergono nell’evidenziare una tendenza generale alla disgiunzione tra attesa di vita e attesa di vita in salute, registrando la prima una crescita spettacolare mentre la seconda nel complesso dell’Europa ristagna e nello specifico dell’Italia arretra vistosamente sia alla nascita che a 65 anni, con un aumento degli anni di vita vissuti in cattiva salute, il che a sua volta farebbe emergere: a) una maggiore capacità del SSN nel ridurre la letalità piuttosto che nel comprimere la morbosità da malattie cronico degenerative; b) un aumento della domanda socio sanitaria ed una disgiunzione tra questa e le risposte ottenibili tramite un SSN definanziato ed estremamente disomogeneo nelle sue afferenze operative; c) un ruolo importante per la deprivazione materiale e la disoccupazione di lungo periodo, con effetti negativi maggiori tra i quintili più poveri della popolazione, mentre per le donne si accentua il paradosso di vivere più anni degli uomini ma in condizioni di salute peggiori; d) la necessità di potenziare le politiche di promozione della salute, prevenzione ed assistenza territoriale, il che richiederebbe comprensione e accettazione del problema, condizioni organizzative omogenee tra i diversi SSR e disponibilità di investimenti adeguati. Added by: Teresa Compagnone Last edited by: Teresa Compagnone |