Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Zottarelli Andrea, Biasutto Mery. Prendersi cura dei bambini con MAR il ruolo educativo dell’infermiere e la percezione dei genitori. Gli infermieri dei bambini GISIP 2015;3(3):101–106.
Added by: Loriana Lattanzi (20/07/2016 15:29:07) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Zottarelli2015 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Metodologia dell'assistenza infermieristica Sottocategorie: Continuità assistenziale, Eliminazione, Epidemiologia, Infermieristica in gastroenterologia, Qualità di vita, Sicurezza Keywords: Educazione sanitaria, Promozione della salute, Riabilitazione Autori: Biasutto, Zottarelli Collezione: Gli infermieri dei bambini GISIP |
Visualizzazioni: 1/1184
Indice di Visite: 23% Indice di Popolarità: 5.75% |
Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Introduzione. Le malformazioni ano-rettali (MAR) rappresentano un difetto congenito relativamente frequente, con un’incidenza media di 1:5000 nati in Italia. Dopo l'intervento chirurgico correttivo, il percorso clinico-assistenziale prevede una delicata fase di follow up, ove l’educazione terapeutica rivolta ai genitori assume un ruolo fondamentale. Alcuni studi suggeriscono che, stante la complessità delle abilità psico-motorie da acquisire, emergono incertezze e fragilità nei genitori, i quali avrebbero bisogno di maggior accompagnamento da parte dei professionisti sanitari riguardo la cura della stomia, la riabilitazione intestinale e la gestione dell'eventuale incontinenza residua. Scopo e finalità. Indagare il percepito dei genitori rispetto l’educazione terapeutica ricevuta dall’infermiere, evidenziandone aspetti di potenzialità ed eventuali fragilità suscettibili di miglioramento; alla luce dei risultati emersi, produrre ulteriori conoscenze utili a migliorare e incrementare l’autonomia dei genitori a domicilio. Materiali e metodi. E’ stata realizzata un’indagine descrittiva su un campione di convenienza, condotta da luglio a settembre 2013. Lo strumento di rilevazione, redatto sulla scorta della letteratura consultata, è rappresentato da un questionario, somministrato mediante intervista telefonica, che prende in esame i seguenti aspetti: gestione della stomia, calibrazioni anali, riabilitazione intestinale, gestione dell’incontinenza residua, dati socio-anagrafici relativi al genitore e clinici rispetto al bambino, riflessioni ulteriori da parte del genitore. Risultati. I dati delineano il profilo di un caregiver (per la maggioranza madri) che esprime alcune fragilità rispetto il proseguito delle cure a livello domiciliare del proprio bambino. In particolare, i genitori dei bambini di età compresa tra 0-3 anni necessitano di maggior rinforzo rispetto le abilità nella cura della stomia; i genitori dei bambini di età scolare manifestano, invece, difficoltà rispetto la riabilitazione intestinale e la gestione della incontinenza residua, fondamentale per ridurre il disagio sociale del bambino. I genitori, inoltre, esprimono il bisogno di essere supportati dal punto di vista psicologico, ed indirizzati precocemente a gruppi di sostegno. Conclusioni. La presa in carico infermieristica del bambino, dopo l'intervento per MAR, implica che i genitori ricevano adeguata educazione, al fine di svolgere in sicurezza e senza disagio o paura le attività di cura della stomia, riabilitazione intestinale e gestione dell'incontinenza residua. Un genitore che riceve maggior sostegno educativo sarà, infatti, in condizione di incrementare la qualità dell’assistenza che fornisce al bambino stesso. Infine, l'esperienza nell'ambito dell'assistenza a questo profilo di bambini, suggerisce che l'infermiere potrebbe contribuire alla ricerca clinica rispetto due importanti problematiche ad oggi emergenti: la indisponibilità di presidi adeguati per i neonati gravemente pretermine e l'aumentata incidenza di allergia al lattice. Added by: Loriana Lattanzi |