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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Nuvolone Daniela, Santini Marco, Pepe Pasquale, Cipriani Francesco. L’impatto della qualità della georeferenziazione negli studi di epidemiologia ambientale: due casi-studio in Toscana. Epidemiologia & Prevenzione 2016;40(1):44–50. 
Added by: Mauro Iossa (29/06/2016 22:13:38)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Nuvolone2016
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Categorie: Igiene, Scienze dell'informazione
Sottocategorie: Epidemiologia, Igiene ambientale, Internet
Keywords: Educazione sanitaria, Promozione della salute
Autori: Cipriani, Nuvolone, Pepe, Santini
Collezione: Epidemiologia & Prevenzione
Visualizzazioni: 1/1012
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Indice di Popolarità: 5%
Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall’articolo)
OBIETTIVI: nonostante la larga diffusione dei Geographical Information Systems (GIS), negli studi di epidemiologia ambientale le questioni inerenti alla qualità dei dati cartografici di base sono scarsamente dibattute nel mondo dell’epidemiologia italiana. L’obiettivo principale di questo studio è di valutare l’impatto che la precisione della georeferenziazione degli indirizzi può avere nella valutazione dell’esposizione in uno studio di epidemiologia ambientale, mediante il confronto tra banche di dati cartografici differenti.
DISEGNO: sono stati condotti due casi-studio in Regione Toscana, uno nell’area montana di Piancastagnaio (Siena) e l’altro nell’area urbana intorno all’aeroporto di Firenze. Sono stati confrontati i risultati dell’address geocoding effettuato con tre metodi: il database geografico prodotto dalla Regione Toscana e i due applicativi commerciali di Google e Bing-Microsoft. Sono stati testati 1.549 indirizzi a Piancastagnaio e 2.946 indirizzi dell’area di Firenze intorno all’aeroporto.
RISULTATI: mediante sovrapposizione con ortofoto e carta tecnica regionale, la banca dati regionale toscana mostra performance migliori rispetto agli altri due applicativi, con differenze più marcate nell’area montana di Piancastagnaio. In questa zona la differenza media tra la banca dati regionale e l’applicativo Google è di oltre 300 m, con picchi di 7-8 km. Invece, l’applicativo di Microsoft mostra una totale carenza di dati sulla georeferenziazione dei numeri civici in questo territorio. Più contenute risultano le differenze tra le 3 banche dati nell’area urbana di Firenze: rispetto alla banca dati regionale, l’applicativo di Google presenta una differenza media di circa 150 m con picchi inferiori a 2 km, mentre l’applicativo di Microsoft una media di circa 100 m con picchi inferiori ai 3 km. In entrambi i casi, ma soprattutto nell’area di Piancastagnaio, ciò comporta differenze nella valutazione dell’esposizione individuale e, di conseguenza, sulle valutazioni rispetto agli impatti sulla salute.
CONCLUSIONE: lo studio mostra l’impatto significativo che la precisione delle operazioni di geocoding ha nella valutazione dell’esposizione negli studi su ambiente e salute. Ciò impone la conduzione di approfondimenti specifici per area sulla qualità dei dati cartografici di base.
(A cura di Mauro Iossa).
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