Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
De Tina Anna Lisa, Novello Giada, Passone Eva, Pilotto Chiara, Quattrin Rosanna. Le complicanze nell’utilizzo di due diverse procedure di mantenimento della pervietà del catetere venoso centrale in oncoematologia pediatrica. Gli infermieri dei bambini GISIP 2015;7(1):17–20.
Added by: Loriana Lattanzi (04/02/2016 16:57:08) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: DeTina2015 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Management Sottocategorie: Infermieristica in oncologia, Infermieristica in pediatria, Percorso diagnostico-terapeutico ass. (PDTA), Risk management, Sicurezza, Sicurezza Keywords: , Procedure diagnostiche, Procedure terapeutiche, Risk management Autori: De Tina, Novello, Passone, Pilotto, Quattrin Collezione: Gli infermieri dei bambini GISIP |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Obiettivo. Lo scopo dello studio è quello di valutare se il metodo di trattamento standard (lavaggi con eparina, chiusura con tappo a vite e clampaggio del catetere) per mantenere la pervietà del Catetere Venoso Centrale (CVC) è associato ad un maggior rischio di eventi avversi (occlusioni, infezioni, rotture, etc.) rispetto al trattamento con applicazione del tappo a pressione positiva CLC 2000 con lavaggio di soluzione fisiologica). Materiali e metodi. E’ stata analizzata la documentazione clinica di 41 pazienti pediatrici con patologia onco-ematologica, seguiti presso la Clinica Pediatrica dell'AOU di Udine dal 2000 al 2010 portatori di CVC parzialmente impiantabile. Sono state esaminate le seguenti variabili: età, sesso, patologia, tipo di catetere, sede e data di inserzione, numero di lumi, presenza di tappo a pressione positiva CLC 2000 ed eventi avversi verificatisi. Risultati. Dei 41 bambini, il 39% è stato sottoposto al trattamento con utilizzo di CLC 2000 e il 51,2% a quello standard. Considerando il totale dei CVC impiantati (n=49) gli episodi occlusivi si sono verificati in 11/22 (50,0%) dei trattamenti sperimentali e in 9/24 (37,5%) dei trattamenti standard [p= n.s.]. Le infezioni con score 2 o 3 si sono verificate in 4 casi. Il tasso di incidenza degli episodi occlusivi e di quelli infettivi, comparando i due bracci dello studio, non è risultato statisticamente significativo [p=n.s.]. Maggiore percentuale di complicanze è risultata con: diagnosi di leucemia/linfoma, CVC bilume, modalità di mantenimento della pervietà con applicazione tappo CLC 2000 e flush di soluzione fisiologica. Conclusioni. Sono necessari ulteriori studi che prendano in considerazione un campione più ampio della popolazione e che possano fornire delle valide guide per la pratica. Added by: Loriana Lattanzi |