Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Morandi Matteo, Di Girolamo Chiara, Caranci Nicola, Mattivi Andrea, Marchi Massimiliano, Borrini Bianca Maria, Moro Maria Luisa. La tubercolosi nei bambini e nei giovani adulti in Emilia-Romagna: sistema di sorveglianza e integrazione con dati socioeconomici. Epidemiologia & Prevenzione 2015;39(2):115–120.
Added by: Mauro Iossa (12/09/2015 22:40:42) Last edited by: Mauro Iossa (12/09/2015 22:41:56) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Morandi2015a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene Sottocategorie: Epidemiologia, Malattie infettive Keywords: Educazione sanitaria, Promozione della salute Autori: Borrini, Caranci, Di Girolamo, Marchi, Mattivi, Morandi, Moro Collezione: Epidemiologia & Prevenzione |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo) OBIETTIVI: caratterizzare, attraverso un approccio ecologico, i casi di tubercolosi (TB) in soggetti di età compresa tra 0 e 24 anni nella Regione Emilia-Romagna nel decennio 2001-2010, al fine di integrare i dati raccolti dal sistema di sorveglianza della tubercolosi e la dimensione socioeconomica stimata tramite il livello di deprivazione di piccola area geografica. DISEGNO: studio osservazionale sulle caratteristiche dei casi di TB notificati, tramite georeferenziazione e attribuzione dell’indice ecologico di deprivazione. SETTING E PARTECIPANTI: sono state considerate le notifiche informatizzate dei casi di TB registrate dal sistema di sorveglianza in vigore. Nei casi per i quali era disponibile il dettaglio dell’indirizzo, si è applicata una procedura di georeferenziazione al fine di attribuire a ciascun caso, attraverso una joining spaziale, l’indice di deprivazione (ID) calcolato per sezione di censimento. PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: distribuzione dei casi registrati dalla sorveglianza per terzili dell’ID. RISULTATI: nel decennio considerato si sono registrati 686 casi di tubercolosi nella fascia di età 0-24 anni, pari al 14,5% del totale regionale. Al 90,4% dei casi è stato possibile associare l’ID. La distribuzione dei casi osservati nei terzili dell’ID a confronto con i casi attesi ha evidenziato una maggiore frequenza di malattia nelle aree più deprivate. CONCLUSIONI: al pari di altri sistemi internazionali di sorveglianza sulla tubercolosi, anche questo studio evidenzia che è possibile localizzare i casi, metterli in relazione ecologica con dati censuari e, dunque, caratterizzarli con informazioni socioeconomiche. In prospettiva, l’ampliamento dell’analisi a tutte le classi di età, l’aggiornamento dei dati socioeconomici e l’utilizzo di metodologie qualitative potranno utilmente integrare i dati di sorveglianza con dati sull’associazione tra TB e svantaggio sociale. (A cura di Mauro Iossa). Added by: Mauro Iossa Last edited by: Mauro Iossa |