Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Danielis Matteo. Il rischio di emolisi nel prelievo di sanuge da catetere venoso periferico: revisione della letteratura. Professioni infermieristiche 2014;67(3):166–172.
Added by: Tania Diottasi (09/07/2015 08:51:22) Last edited by: Tania Diottasi (09/07/2015 08:52:56) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Danielis2014a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica Sottocategorie: Percorso diagnostico-terapeutico ass. (PDTA), Sicurezza Keywords: Procedure assistenziali Autori: Danielis Collezione: Professioni infermieristiche |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Scopo: l'emolisi è uno dei fattori principali in grado di compromettere un campione di sangue. La disponibilità di un accesso venoso già posizionato spinge molti infermieri ad utilizzare questa via per il prelievo ematico, anche se è noto come questa tecnica sia associata a maggior incidenza di emolisi ripetto al prelievo di ago diretto. L'intento di questo lavoro è individuare gli interventi che prevengono il rischio di emolisi qualora il campione di sangue provenga da un ago cannula periferico. Metodo: è stata condotta una revisione della letteratura attraverso la consultazione delle banche dati MEDLINE, CINAHL E Cochrane database of systematic reviews. Risultati: sono stati selezionati 15 articoli. Fattori quali il materiale e il calibro del catetere venoso periferico (CVP), la presenza di ostruzioni, la sede anatomica, la permanenza del laccio emostatico, la difficoltà di posizionamento dell'ago cannula, il volume della provetta utilizzata e le abilità dell'operatore sono determinati nel rischio di emolisi del campione di sangue ottenuto della cannula periferica. In termine di costi e di preferenze del paziente, la tecnica del prelievo ematico da CVP è da preferirsi. Conclusioni: i prelievi di sangue ottenuti da cannula periferica sono associati a maggiore rischio di emolisi. Tuttavia, prelevare un campione di sangue da CVP per effettuare un'analisi e, nel contempo, ridurre il rischio di emolisi è possibile se vengono seguiti alcuni accorgimenti. Added by: Tania Diottasi Last edited by: Tania Diottasi |