Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Ausili Davide, Bezze Sabrina, Cannizzaro Chiara, Bulgheroni Monica, Toobert Deborah J, Genovese Stefano, Di Mauro Stefania. Valutazione del self-care nelle persone con diabete di tipo 2: traduzione e validazione della summary of diabetes self-care activities. Professioni infermieristiche 2015;68(1):9–18.
Added by: Tania Diottasi (01/07/2015 09:31:08) Last edited by: Tania Diottasi (01/07/2015 09:43:04) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Ausili2015a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica specialistica, Metodologia della ricerca Sottocategorie: Infermieristica in endocrinologia Autori: Ausili, Bezze, Bulgheroni, Cannizzaro, Di Mauro, Genovese, Toobert Collezione: Professioni infermieristiche |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Introduzione. Il self-care rappresenta un fattore chiave nel mantenimento della qualità di vita e nella prevenzione delle complicanze per le persone con il diabete. Gli strumenti standardizzati sono necessari per valutare e promuovere il self-care dei pazienti diabetici. La summary of diabetes self-care activities (SDSCA) è stata ampiamente impiegata nella clinica e nella ricerca ed è stata tradotta in numerose lingue. La validità e l'affidabilità di questa scala self-report sono state documentate da diversi studi. Tuttavia la SDSCA non è stata ancora tradotta, adattata dal punto di vista culturale e testata nel contesto italiano. Lo scopo di questa ricerca metodologica è stato quello di tradurre e di svolgere un primo studio di validazione dela SCSDA – Versione 11 item. Metodi. Allo scopo di tradurre la SDSCA in Italiano, si è attuato un processo di translation, back-translation e valutazione della concordanza semantica in collaborazione con gli autori dello strumento originale. Uno studio cross-sectional è stato condotto per testare la coerenza interna e l'affidabilità test-retest della SDSCA su un campione di 80 pazienti con diabete di tipo 2. Obiettivo secondario è stato quello di esplorare la validità di criterio della SDSCA in riferimento a un insieme di outcomes clinici come l'emoglobina glicata e la presenza di complicanze. Risultati. L'articolo riporta una descrizione del livello di self-care dei partecipanti sia per il campione generale che per sottogruppi in base ad età, sesso, livello di istruzione e di reddito.L'alfa di Cronbach e l'interclass correlation coefficient hanno mostrato valori accettabili considerato la struttura multidimensionale della SDSCA. Elevati valori si sono riscontrati in 3 sottoclassi di item su 5. Come in precedenti studi, le sottoscale riguardanti la dieta specifica e l'attività fisisca hanno mostrato una limitata coerenza interna. Il kappa di Cohen, il concordance correlation coefficient e il t-test hanno evidenziato una elevata affiadbilità test-retest della SDSCA. Il punteggio totale della SDSCA non ha mostrato correlazioni significative con gli outcomes clinici in studio; tuttavia 3 singoli item sono risultati significativamente correlati all'emoglobina glicata, alla presenza o assenza di complicanze e al giudizio clinico dell'infermiera case manager. Conclusioni. Sono necesarie ulteriori ricerche su campioni più ampi per verificare le performance della SDSCA in lingua italiana, specialmente per la validità di costrutto e di criterio. Tuttavia, sulla base di questi risultati preliminari, la SDSCA potrebbe trovare utili applicazioni nella pratica clinica per valutare sistematicamente, comparare nel tempo e incrementare le capacità di self-care dei pazienti con diabete. Added by: Tania Diottasi Last edited by: Tania Diottasi |