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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Kirchmayer Ursula, Mayer Flavia, Di Martino Mirko, Agabiti Nera, Fusco Danilo, Davoli Marina. Impatto di un decreto su ACE-Inibitori e Sartani in prevenzione secondaria nel Lazio: un’analisi pre-post. Epidemiologia & Prevenzione 2015;39(1):19–27. 
Added by: Mauro Iossa (24/06/2015 22:13:31)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Kirchmayer2015
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Categorie: Igiene, Infermieristica specialistica, Legislazione, Strutture sanitarie
Sottocategorie: Aziende ospedaliere, Infermieristica in cardiologia, Legislazione sanitaria, Malattie cronico-degenerative
Autori: Agabiti, Davoli, Di Martino, Fusco, Kirchmayer, Mayer
Collezione: Epidemiologia & Prevenzione
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Indice di Popolarità: 4.75%
Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall’articolo).
OBIETTIVI: valutare l’effetto del Decreto del Commissario ad acta (DCA) del 2010 che promuove l’appropriatezza d’uso dei farmaci ad azione sul sistema renina-angiotensina (ACE-Inibitori e Sartani) per malattie cardiovascolari (MCV), che mira a un aumento della copertura terapeutica generale con una riduzione della proporzione di prescrizioni di Sartani al di sotto del 30%.
SETTING E PARTECIPANTI: dal Sistema informativo ospedaliero sono state arruolate due coorti di pazienti con diagnosi di MCV incidente dimessi rispettivamente nei 12 mesi pre-DCA (35.917 pazienti) e nei 12 mesi post-DCA (35.491 pazienti).
DISEGNO: attraverso i registri delle prescrizioni farmaceutiche in ambito territoriale e ospedaliero, per ogni paziente è stata rintracciata la prima prescrizione di ACE-Inibitori e Sartani nei 30 giorni successivi alla dimissione. Per valutare un cambiamento strutturale nella serie storica delle prescrizioni tra i periodi pre- e post-DCA è stata effettuata una segmented regression analysis.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: confronto dei trend delle proporzioni mensili di utilizzatori dei 2 gruppi di farmaci nel periodo pre- e post-DCA.
RISULTATI: la proporzione dei pazienti con MCV trattati con ACE-Inibitori e Sartani era attorno al 50%, sia nei 35.917 pazienti della coorte pre-DCA sia nei 35.491 pazienti della coorte post-DCA. Inoltre, in entrambe le coorti la ripartizione delle prescrizioni era pari al 60% per gli ACE-Inibitori e al 40% per i Sartani. La proporzione di prescrizioni di Sartani scende sotto il 30% nel periodo post-DCA solo in ambito ospedaliero. Per la sottopopolazione dei pazienti naïve per utilizzo di ACE Inibitori e Sartani, invece, l’obiettivo di scendere sotto la soglia del 30% è raggiunto sia in ambito ospedaliero sia in ambito di medicina territoriale.
CONCLUSIONI: il DCA non ha portato a un miglioramento complessivo dell’appropriatezza prescrittiva di ACE-Inibitori e Sartani in prevenzione cardiovascolare secondaria. Tuttavia, si osserva una scelta del farmaco più in linea con il DCA nei pazienti naïve, e quando il farmaco viene erogato in ambito ospedaliero.
(A cura di Mauro Iossa).
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