Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Luzzatto Lucio. Causalità e casualità nell’oncogenesi [Editoriale]. Epidemiologia & Prevenzione 2015;39(1):3–5.
Added by: Mauro Iossa (24/06/2015 21:47:32) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Luzzatto2015 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Infermieristica in oncologia, Malattie cronico-degenerative Keywords: Autori: Luzzatto Collezione: Epidemiologia & Prevenzione |
Visualizzazioni: 1/904
Indice di Visite: 16% Indice di Popolarità: 4% |
Allegati |
Abstract |
Eredità (ERED) e ambiente (AMB) sono le due grandi categorie di fattori eziologici del cancro: i loro ruoli assoluti e relativi sono dibattuti da decenni. Il modello corrente è che la cellula normale diventa neoplastica attraverso una sequenza di mutazioni somatiche: considerando che queste hanno carattere stocastico o casuale, è chiaro da tempo che anche il caso (C) ha un ruolo importante nell’origine dei tumori. Il ruolo del caso non è un concetto nuovo, ma ha avuto nuovo impulso e vasta risonanza mediatica in seguito all’elegante lavoro recentemente pubblicato su Science da Tomasetti e Vogelstein, che hanno affrontato un quesito fondamentale in oncologia: perché il cancro è così frequente in alcuni organi o tessuti e così raro in altri? Qualcuno potrebbe essere tentato di dedurre che la causa principale del cancro è il caso: in effetti questo è il messaggio emerso da alcune versioni giornalistiche. La sostanza è che i fattori in gioco nella tumori genesi sono 3: C, ERED, AMB. Ma essi non hanno lo stesso ruolo, perciò è erroneo trattarli come se fossero additivi. (A cura di Mauro Iossa). Added by: Mauro Iossa |