Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Saccon Miriam, Cantoni Barbara, Maiandi Stefano, Panzavolta Giscardo. Sovradosaggio di Paracetamolo nel paziente pediatrico: uno studio descrittivo. Gli infermieri dei bambini GISIP 2014;6(2):61–65.
Added by: Loriana Lattanzi (19/03/2015 18:08:36) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Saccon2014 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Management Sottocategorie: Infermieristica in pediatria, Omeostasi, Percorso diagnostico-terapeutico ass. (PDTA), Risk management, Sicurezza, Sicurezza Keywords: Procedure diagnostiche, Procedure terapeutiche, Risk management, Temperatura corporea Autori: Cantoni, Maiandi, Panzavolta, Saccon Collezione: Gli infermieri dei bambini GISIP |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Nel 1980 Schmitt definì per primo il fenomeno della “fever phobia” come l’irrealistica paura della febbre da parte di genitori e operatori sanitari. La febbre costituisce da sempre motivo di ansie e preoccupazioni per mamme e papà tanto da portarli talvolta a comportamenti rischiosi per la salute dei bambini. Tra questi preoccupante è l’abuso di antipiretici come il paracetamolo. La letteratura riporta casi di sovradosaggi e intossicazioni a causa di errori terapeutici di dosaggio, via di somministrazione, concentrazione di farmaco, confusione in merito alle unità di misura. Nel 2011 un Clinical Report pubblicato su Pediatrics ha stimato che la metà dei genitori somministra dosi scorrette di paracetamolo e nel 15% dei casi anche dosaggi molto elevati. Obiettivo. Lo scopo di questo studio è quello di eseguire un’indagine epidemiologica del fenomeno dei sovradosaggi di paracetamolo nel paziente pediatrico. Soggetti e metodi. Lo studio è stato condotto intervistando i genitori che si presentavano al pronto soccorso della clinica De Marchi della Fondazione IRCCS Ca’ Granda dell’Ospedale Maggiore Policlinico con i loro figli aventi sintomatologia febbrile e compilando un questionario semistrutturato con le loro risposte. Risultati. I questionari analizzati sono stati 99. Il campione era per il 40% composto da bambini di età compresa tra 0 e 2 anni. Il 10% circa del campione dichiarava di somministrare paracetamolo e ibuprofene in modo combinato sotto consiglio del pediatra, del farmacista o di altri genitori. La maggioranza del campione aveva usato prevalentemente la formulazione in supposte con una probabilità di incorrere in un errore terapeutico del 60% contro il 26% della somministrazione orale. Come confermano anche i dati provenienti dalla letteratura il 47% dei bambini aveva ricevuto una dose non corretta di paracetamolo, superiore rispetto al peso corporeo. Si è stimato che questi pazienti avessero ricevuto in media una dose superiore di 359 mg rispetto alla dose terapeutica. Prendendo in esame bambini di età inferiore a 3 anni (n=30), considerati come a maggior rischio di incorrere in sovradosaggi, risulta che diciotto di essi avevano ricevuto una dose sopraterapeutica. Sono state inoltre registrate, per completare il quadro epidemiologico, 207 chiamate ai centri antiveleni dell’ospedale Niguarda di Milano e dell’ospedale di Pavia nell’arco di un anno riguardanti il paracetamolo. Di queste chiamate, che si riferivano soltanto a bambini al di sotto dei 3 anni, 111 avevano come motivo di consulenza un errore terapeutico. Discussione. Nello studio condotto in pronto soccorso non ci sono stati episodi di intossicazione ma somministrazione di dosaggi troppo alti per il peso corporeo del paziente. Questo costituisce comunque un importante spunto di riflessione in quanto, la ripetizione di dosaggi sopraterapeutici per un determinato numero di volte al giorno e per più giorni, determina un reale rischio di incorrere comunque nell’intossicazione cronica. Added by: Loriana Lattanzi |