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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Sozzi Marina, Vargas Ana Cristina. Riti funebri fra tradizione e invenzione. La rivista italiana di cure palliative 2014;16(1):31–36. 
Added by: Sara Martelli (12/03/2015 15:05:09)   Last edited by: Sara Martelli (12/03/2015 15:22:18)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Sozzi2014a
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Categorie: Antropologia, Infermieristica clinica
Sottocategorie: Cure palliative, Morte
Autori: Sozzi, Vargas
Collezione: La rivista italiana di cure palliative
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Indice di Popolarità: 4.5%
Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall’articolo).
Il presente contributo propone una riflessione sul ruolo della ritualità funebre in una prospettiva storico antropologica soffermandosi in particolare sulla dimensione simbolico-culturale e sul concetto di “riti di passaggio” e sull’importanza del rito in termini individuali e sociali. Vengono analizzate le trasformazioni del rito funebre nella società italiana contemporanea, in cui è possibile constatare un indebolimento della ritualità funebre tradizionale. Si può infatti riconoscere un processo di deritualizzazione che rende necessaria l’invenzione di nuove modalità rituali come il rito del commiato. Questo rito, che affonda le sue radici nel periodo successivo alla rivoluzione francese, ha un’importanza fondamentale in quanto apre le porte a una nuova tradizione più rispondente alle esigenze laiche. Per permettere la celebrazione di questi riti è necessario disporre di luoghi adeguati e accoglienti, chiamati generalmente sale del commiato. Questi spazi, non connotati in senso religioso, permettono anche di dare risposte ai bisogni di una società sempre più eterogenea e multiculturale.
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