Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Biagioli Valentina, Maccaferri Alessandra, Lauriola Marco, Levano Marfeda, Casale Giuseppe, Mastroianni Chiara. Come cambia la qualità della vita in seguito al ricovero in hospice? La rivista italiana di cure palliative 2014;16(1):11–17.
Added by: Sara Martelli (12/03/2015 14:41:02) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Biagioli2014 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Strutture sanitarie Sottocategorie: Cure palliative, Qualità di vita, Strutture sanitarie accreditate Keywords: Hospice Autori: Biagioli, Casale, Lauriola, Levano, Maccaferri, Mastroianni Collezione: La rivista italiana di cure palliative |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). La qualità di vita (QdV) costituisce l’obiettivo primario nel fine vita e può essere considerato un indicatore di qualità per i servizi di cure palliative. Tuttavia è difficile quantificare il miglioramento della qualità di vita dei pazienti terminali in seguito al ricovero in hospice. A tale fine nel presente studio è stato utilizzato il McGill Quality of life (MQOL), un questionario di autovalutazione multidimensionale specifico nel misurare la qualità di vita dei pazienti terminali. Per valutare la variazione della qualità di vita dei pazienti seguiti in hospice è stato somministrato il MQOL in due tempi: entro 72 ore dal ricovero e dopo una settimana. Sono stati arruolati 45 pazienti; di questi, solo 25 hanno risposto a entrambe le somministrazioni dello strumento. I pazienti che non hanno completato lo studio avevano livelli minori di performance status (p=0,005) benessere psicologico (P=0,015) e qualità di vita totale (p=0,047) rispetto a coloro che sono riusciti a completare entrambe le interviste. I punteggi del MQOL hanno evidenziato un miglioramento nella qualità di vita globale (p=0,04) e una stabilità relativa nei sintomi fisici (p=0,01), nel benessere esistenziale (p<0,01) e nel supporto (p<0,01). Questi risultati potrebbero essere interpretati favorevolmente se si tiene conto della progressività della patologia in atto nei pazienti considerati. Lo studio sembra potere fornire prove di efficacia dell’assistenza palliativa in hospice. Added by: Sara Martelli |