Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Bena Antonella, Giraudo Massimiliano. Rischio infortunistico nei lavoratori immigrati in Italia: differenze per caratteristiche lavorative e per età. Epidemiologia & Prevenzione 2014;38(3-4):208–218.
Added by: Mauro Iossa (26/02/2015 14:19:31) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Bena2014 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Legislazione Sottocategorie: Epidemiologia, Legislazione sociale, Malattie cronico-degenerative Keywords: Educazione sanitaria, Promozione della salute Autori: Bena, Giraudo Collezione: Epidemiologia & Prevenzione |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo) OBIETTIVI: descrivere il rischio infortunistico dei lavoratori stranieri regolari per le principali variabili lavorative e per età confrontandolo con quello degli italiani. DISEGNO: analisi dell’incidenza e del rischio di infortuni totali e gravi per Paese di nascita, stratificato per attività economica, qualifica professionale, area geografica di lavoro, dimensione d’impresa ed età. SETTING E PARTECIPANTI: campione del 7% dei lavoratori iscritti all’INPS. Sono stati presi in considerazione i lavoratori dipendenti uomini in età compresa tra 16 e 55 anni che hanno lavorato tra il 2000 e il 2005 con una qualifica di operaio o apprendista. Sono stati definiti due gruppi basati sul Paese di nascita: Paesi a forte pressione migratoria (PFPM) e Paesi a sviluppo avanzato (PSA). Sono state inoltre considerate le tre nazionalità principali di immigrati presenti in Italia: marocchini, albanesi e rumeni. PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: totale degli infortuni; infortuni gravi selezionati sulla base della tipologia di lesione. RISULTATI E CONCLUSIONI: i lavoratori provenienti da PFPM hanno un rischio infortunistico superiore rispetto a quelli dei PSA sia sul totale degli eventi (rischio relativo – RR: 1,45) sia per gli infortuni gravi (RR: 1,56). I rischi maggiori si riscontrano in metalmeccanica (RR: 1,64) e nel commercio (RR: 1,61). I marocchini presentano i rischi maggiori (RR: 1,86); i rumeni risultano protetti sul totale degli eventi (RR: 0,80), ma presentano eccessi di rischio di infortuni gravi (RR: 1,31). Tra i giovani non vi sono differenze, ma l’andamento dei tassi diminuisce al crescere dell’età nei PSA, mentre cresce all’aumentare dell’età nei PFPM. Il rischio infortunistico nei lavoratori stranieri regolari è stato misurato in modo più accurato rispetto alle statistiche correnti: l’archivio Whip-Salute è in grado di fornire informazioni utili per la programmazione delle attività di prevenzione in questo campo. Added by: Mauro Iossa Last edited by: Mauro Iossa |