Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Esposito Marina, Arcidiacono Caterina, Mininni Giuseppe. Quando la salute è appesa a un filo. L’interazione telefonica fra paziente oncologico e operatore sanitario. Psicologia della salute 2014(2):79–95.
Added by: Valentina Biagioli (26/08/2014 15:28:23) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Esposito2014 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica specialistica, Metodologia dell'assistenza infermieristica, Psicologia Sottocategorie: Continuità assistenziale, Infermieristica in oncologia, Relazione di aiuto Autori: Arcidiacono, Esposito, Mininni Collezione: Psicologia della salute |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Secondo la più recente ricerca psicologica per i pazienti oncologici la possibilità di contatti e relazioni continuative con operatori delle strutture sanitarie referenti accresce la qualità della cura e la compliance. Pertanto in questa ricerca vengono analizzate, all’interno della prospettiva della psicologia culturale di comunità e della psicosemiotica, le pratiche discorsive di un servizio di consulenza telefonica rivolto a pazienti in trattamento chemioterapico domiciliare. Scopo del lavoro è la comprensione delle modalità, capacità relazionali e stili disfunzionali di presa in carico telefonica da parte degli operatori. Ciò al fine di analizzare come implementare meglio le competenze comunicative e relazionali degli operatori all’interno del contesto specifico per soddisfare i bisogni e le richieste dell’utenza. Si è pertanto proceduto alla registrazione di 54 colloqui telefonici effettuati in tre giorni settimanali nel periodo di febbraio-aprile 2012, con successiva analisi diatestuale dei discorsi prodotti (Mininni, 2003). L’analisi delle comunicazioni è stata poi integrata dalla analisi delle osservazioni psicoetnografiche effettuate nel contesto (Freda, 2011; Angrosino, 2007). Le conclusioni vertono sui bisogni di rassicurazione da parte dei pazienti e dei familiari anche su un piano emotivo, oltre che di tutte le informazioni necessarie alla riduzione dei dubbi e delle incertezze sul trattamento e sui sintomi secondari. Inoltre merita una riflessione la presenza rilevata di vissuti di delegittimazione degli operatori alla presa in carico del paziente, collegabili all’ambivalenza dei medici rispetto alla delega; pertanto delineare forme più professionalizzanti di assunzione di responsabilità e maggiore efficacia ed efficienza del servizio per ridefinirne la qualità delle prestazioni, risulta possibile attraverso la costruzione di percorsi di collaborazione tra gli operatori a contatto con i pazienti e il personale sanitario che decide l’applicabilità dei protocolli di cura. Added by: Valentina Biagioli |