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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Ridolfi Luciana. La community care come modello di integrazione socio-sanitaria a livello territoriale. Professioni infermieristiche 2013;66(4):215–222. 
Added by: Tania Diottasi (08/04/2014 10:15:52)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Ridolfi2013
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Categorie: Infermieristica di comunità, Management, Strutture sanitarie
Sottocategorie: Cure primarie, Distretti, Organizzazione del lavoro
Keywords: Modelli organizzativi
Autori: Ridolfi
Collezione: Professioni infermieristiche
Visualizzazioni: 1/1155
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Indice di Popolarità: 4.5%
Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall'articolo).
L'articolo sviluppa un'ipotesi di miglioramento dei servizi delle cure primarie attraverso soluzioniorganizzative in grado di superare i modelli assistenziali in uso (di tipo ggerarchicoe prestazionale) a favore di nuovi approcci di tipo relazionale, multisettoriale e di rete che sappiano privilegiare un'ottica di integrazione socio-sanitaria a livello territoriale e distrettuale (community care). L'approccio metodologico è stato di tipo qualitativo analizzando il ruolo delle reti sociali nella community care, alcune esperienze nazionali ed internazionali di erogazione delle cure primarie, una valutazione del ruolo attribuito alle cure primarie nella concezione piramidale ed in quella orizzontale (rete). Diverse regioni italiane stanno sperimentando modelli organizzativo-assistenziali efficaci quali i nuclei di cure primarie, le unità di cure primarie, le èquipe territoriali, i dipartimenti di cure primarie, le case della salute. A livello internazionale, tra gli altri, va menzionato il chronic care model (CCM), recentemente individuato dall'OMS quale modello di riferimento e, in Italia, utilizzato dalla regione Toscana. Il concetto di centralità della persona implica una gestione condivisa degli interventi assistenziali da parte di équipe multiprofessionali competenti e funzionali: l'esito migliore per il paziente si gioca sul tasso complessivo della buona integrazione tra più soggetti. E' fondamentale che il legame tra i membri del gruppo si basi sull'interdipendenza, l'integrazione e l'omogeneità per evitare il rischio dell'illusione gruppale.
Added by: Tania Diottasi