Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Davi Maurizio. Valutazione dell’impatto del modello “porte aperte” nei servizi psichiatrici diagnosi e cura. L’esperienza del servizio psichiatrico di Trento. Infermiere Oggi 2013;23(2):12–19.
Added by: Barbara Gargano (21/02/2014 10:14:42) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Davi2013 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Infermieristica in psichiatria, Infermieristica in psichiatria, Infermieristica in psichiatria, Rapporto infermiere-paziente, Sicurezza Keywords: Contenzione, Contenzione, Riabilitazione psichiatrica Autori: Davi Collezione: Infermiere Oggi |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Introduzione La situazione dei reparti psichiatrici per acuti nei vari Paesi europei è molto diversificata. Reparti “no restraint” (a porte aperte e senza uso di contenzione) sono più diffusi in Inghilterra, Austria, Ungheria, Romania e Slovenia, mentre in Italia, a più di 30 anni dalla Legge Basaglia, sono ancora piuttosto rari. Scopo Valutare gli outcome d’impatto del modello “porte aperte” all’interno dei servizi pischiatrici diagnosi e cura. Metodi La valutazione dell’impatto del modello organizzativo “a porte aperte” è stata effettuata attraverso l’analisi dei seguenti outcome: episodi di aggressività, episodi di allontanamento, soddisfazione. I dati della letteratura sono stati arricchiti da quelli derivati dall’esperienza del Servizio psichiatrico di Trento. Risultati Dall’analisi degli outcome utilizzati per indagare il fenomeno delle “porte aperte” è emersa una correlazione tra queste e la diminuzione della rabbia e dell’aggressività manifestate dagli utenti, l’aumento della loro soddisfazione, la limitazione degli allontanamenti o degli effetti negativi ad essi conseguenti. L’analisi dei vissuti del personale ha, invece, fatto emergere un generale accordo sui vantaggi legati all’apertura della porta, ma pure un senso di insoddisfazione e frustrazione legato alla difficoltà, nella pratica, di applicare questo modello organizzativo ed il bisogno di una maggiore formazione. Discussione La letteratura scientifica revisionata ha evidenziato una prevalenza di svantaggi legati alla degenza in un reparto “a porte chiuse”. Esse, infatti, aumenterebbero tra i degenti il senso di ansia, vergogna, rabbia, frustrazione e depressione, mentre alla “porta aperta” viene attribuito un significato simbolico di recupero e riabilitazione. Aprire le porte può rappresentare, dunque, l’alternativa migliore per i Dipartimenti di Salute Mentale che hanno la possibilità di fornire alle strutture sufficienti spazi e risorse umane. Determinanti per un’ottimale realizzazione del progetto saranno: la formazione del personale, le relazioni interpersonali a tutti i livelli, la capacità di mettere in atto strategie di coinvolgimento di utenti e familiari. Parole-chiave: reparto psichiatrico aperto, reparto psichiatrico chiuso, contenzione, vantaggi/svantaggi reparto psichiatrico chiuso/aperto. Added by: Barbara Gargano |