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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Binazzi Alessandra, Scarselli Alberto, Corfiati Marisa, Di Marzio Davide, Branchi Claudia, Verardo Marina, et al. Sorveglianza epidemiologica dei mesoteliomi per la prevenzione dell’esposizione ad amianto anche in attività non tradizionalmente coinvolte. Epidemiologia & Prevenzione 2013;37(1):35–42. 
Added by: Mauro Iossa (07/02/2014 16:06:59)   Last edited by: Mauro Iossa (21/06/2021 14:10:50)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Binazzi2013a
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Categorie: Igiene, Infermieristica clinica, Management, Strutture sanitarie
Sottocategorie: Distretti, Epidemiologia, Igiene ambientale, Malattie cronico-degenerative, Risk management, Sicurezza
Keywords: Educazione sanitaria, Promozione della salute, Risk management
Autori: Binazzi, Branchi, Corfiati, Di Marzio, Gennaro, Mirabelli, Scarselli, Verardo
Collezione: Epidemiologia & Prevenzione
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Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall’articolo).
OBIETTIVO: evidenziare che la sorveglianza epidemiologica dei mesoteliomi maligni (MM) non solo identifica situazioni di esposizione del passato industriale del nostro Paese, ma può suggerire circostanze di esposizione inconsapevole nei luoghi di vita e di lavoro rilevanti per la prevenzione dei rischi.
DISEGNO: ricerca attiva dei casi di MM e analisi individuale delle esposizioni tramite questionario;
SETTING E PARTECIPANTI: tutte le Regioni presso cui è istituito un Centro operativo regionale (COR) con compiti di identificazione e di analisi dei casi di MM insorti nel proprio territorio. Periodo di diagnosi: 1993-2008.
PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: analisi descrittiva dei casi di mesotelioma maligno e delle situazioni di esposizione ad amianto che il ReNaM (registro nazionale mesoteliomi) identifica sui soggetti ammalati.
RISULTATI: le modalità di esposizione sono state approfondite per 12.065 casi (76% del totale dei casi registrati da ReNaM nel 1993-2008). La latenza mediana è di 46 anni. Sono state evidenziate, oltre a cluster di casi in attività notoriamente correlate all’uso industriale storico di amianto nel nostro Paese, alcune situazioni di particolare interesse per la prevenzione dei rischi da esposizione ad amianto oggi.
CONCLUSIONE: la sorveglianza epidemiologica dei tumori professionali è uno strumento di prevenzione dei rischi da esposizione ad agenti cancerogeni nei luoghi di vita e di lavoro; è auspicabile che l’esperienza del ReNaM si estenda a tutti i tumori di origine professionale, come previsto dal D.Lgs 81/2008, consentendo una sinergia con i sistemi di riconoscimento e indennizzo e una più ampia disponibilità di informazione per i servizi territoriali di prevenzione.


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