Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Alessandrini Ester Rita, Faustini Annunziata, Chiusolo Monica, Stafoggia Massimo, Gandini Martina, Demaria Moreno, et al. Inquinamento atmosferico e mortalità in venticinque città italiane: risultati del progetto EpiAir2. Epidemiologia & Prevenzione 2013;37(4-5):220–229.
Added by: Mauro Iossa (07/02/2014 15:25:31) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Alessandrini2013 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Scienze dell'informazione Sottocategorie: Igiene ambientale, Letteratura scientifica, Malattie cronico-degenerative Keywords: Autori: Alessandrini, Antonelli, Arena, Biggeri, Chiusolo, Demaria, Faustini, Gandini, Stafoggia Collezione: Epidemiologia & Prevenzione |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). OBIETTIVO: valutare gli effetti a breve termine dell’inquinamento atmosferico sulla mortalità nelle 25 città italiane partecipanti alla seconda fase del progetto EpiAir (Sorveglianza epidemiologica dell’inquinamento atmosferico: valutazione dei rischi e degli impatti nelle città italiane). DISEGNO: studio di serie temporali con metodologia casecrossover, con aggiustamento per i fattori temporali e meteorologici rilevanti. L’associazione inquinamento atmosferico-mortalità è stata analizzata per ciascuna delle 25 città in studio. Gli inquinanti considerati sono stati il particolato (PM10 e PM2.5), il biossido di azoto (NO2) e l’ozono (O3 estivo). Le stime complessive di effetto sono state ottenute successivamente mediante una metanalisi e sono state espresse per incrementi di 10 ?g/m3 delle concentrazioni di inquinanti. Sono stati implementati modelli mono e bi-pollutant. SETTING E PARTECIPANTI: lo studio ha analizzato 422.723 decessi verificatisi tra i residenti di 35 anni o più nelle 25 città in studio per gli anni 2006-2010. PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: sono stati considerati i conteggi giornalieri di decessi per cause naturali, tra cui le cause cardiache, cerebrovascolari e respiratorie. Le informazioni sulle cause di morte sono state ottenute dai Registri delle cause di morte delle singole città. RISULTATI: il numeromedio annuo di decessi per cause naturali varia da 513 a Rovigo e 20.959 a Roma. Circa il 25% delle morti è dovuto a cause cardiache, il 10%a cause cerebrovascolari e il 7%a cause respiratorie. Per incrementi di 10 ?g/m3 di PM10 si osserva un effetto immediato sulla mortalità naturale (0,51%; IC95%0,16-0,86; lag 0-1). Effetti più importanti e prolungati (lag 0-5) si osservano per il PM2.5 (0,78%; IC95%0,12-1,46) e soprattutto per l’NO2 (1,10%; IC95%0,63-1,58). Incrementi della mortalità cardiaca sono associati al PM10(0,93%; IC95% 0,16-1,70) e al PM2.5 (1,25%; IC95%0,17-2,34), mentre per la mortalità respiratoria l’effetto dell’esposizione a NO2 risulta più importante (1,67%; IC95%0,23-3,13; lag 2-5) rispetto a quella a PM10 (1,41%; IC95%-0,23;+3,08). I risultati sono fortemente omogenei tra città per la mortalità cardiaca e cerebrovascolare, ma non per quella respiratoria. Non si riscontrano effetti sulla mortalità cerebrovascolare. L’effetto dell’O3 sulla mortalità è al limite della significatività statistica. CONCLUSIONI: lo studio conferma un chiaro incremento della mortalità associata agli inquinanti atmosferici. Risultano più importanti gli effetti degli inquinanti correlati al traffico autoveicolare, qualiNO2 (per mortalità naturale) e PM2.5 (per mortalità cardiaca e respiratoria), con un ruolo indipendente di NO2 rispetto al particolato in base all’analisi bi-pollutant. Added by: Mauro Iossa Last edited by: Mauro Iossa |