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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Basso Ines, Dimonte Valerio. Indagine sulle decisioni degli infermieri sull’assistenza del paziente con demenza avanzata. Assistenza infermieristica e ricerca 2013;32(2):73–83. 
Added by: Alessandro Pizzalla (27/12/2013 13:17:04)   Last edited by: Alessandro Pizzalla (27/12/2013 13:19:47)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Basso2013a
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Categorie: Infermieristica clinica
Sottocategorie: Cure palliative
Autori: Basso, Dimonte
Collezione: Assistenza infermieristica e ricerca
Visualizzazioni: 1/1593
Indice di Visite: 24%
Indice di Popolarità: 6%
Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall'articolo)
Introduzione.
L’obiettivo assistenziale per la maggior parte dei pazienti con demenza avanzata dovrebbe essere il comfort, il controllo ottimale della sintomatologia e l’astensione da trattamenti futili e/o invasivi.
Obiettivo.
Descrivere le decisioni degli infermieri delle RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) rispetto ad alcune situazioni critiche per il paziente con demenza avanzata.
Metodi. Agli infermieri di 12 RSA è stato somministrato un questionario con 7 casi clinici con risposte chiuse ed 1 domanda aperta. I casi descrivevano una situazione comune o esemplare per un paziente con demenza molto avanzata (stadio FAST >7a) e ridotta aspettativa di vita. Tra i 4 comportamenti proposti, uno garantiva il comfort e tre avevano un approccio interventista.
Risultati. Hanno partecipato 63/92 (68.5%) infermieri. La maggioranza 39 (61.9%) garantirebbe l’alimentazione fino al decesso, 53 (84.1%) ricovererebbero il paziente o lo rianimerebbero in caso di aggravamento, mentre 55 (87.3%) somministrerebbero un antibiotico per la polmonite, anche in assenza di distress. Con una prognosi <15 giorni, 34 (54%) ritengono indicata la sedazione palliativa per sintomi refrattari e 35 (55.6%) sospenderebbero le terapie inutili (solo 4 sceglierebbero la via sottocutanea). In caso di agitazione 32 (50.8%) valuterebbero il dolore e 28 (44.4%) ricorrerebbero alla contenzione. La formazione è associata a comportamenti più paliativi, in particolare per la sedazione (P=0.01) e la revisione delle terapie (P=0.05).
Conclusioni. Gli infermieri hanno una parziale competenza nel garantire un’assistenza palliativa. Visto il ruolo determinante della formazione, occorre progettare percorsi formativi, per sviluppare una cultura di assistenza del morente e a sensibilizzare sull’evoluzione naturale della demenza.
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