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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Sangalli Luisa, Turriziani Adriana. La sedazione palliativa: i temi caldi. Medicina e morale 2013;62(1). 
Added by: Eleonora Pettenuzzo (05/12/2013 10:54:01)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Sangalli2013
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Categorie: Etica, Infermieristica clinica
Sottocategorie: Alimentazione, Bioetica, Comunicazione, Eutanasia, Rapporto medico-infermiere, Rapporto medico-paziente
Keywords:
Autori: Sangalli, Turriziani
Collezione: Medicina e morale
Visualizzazioni: 1/1386
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Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall’articolo).
La Sedazione Palliativa (SP), per il controllo dei sintomi refrattari alle terapie standard della fase terminale, è una pratica inerente alle cure palliative (CP), ma molti aspetti della sua applicazione restano oggetto di dibattito e confronto. È inevitabile e doveroso che la decisione di ridurre o togliere la coscienza ad un paziente, se pur molto sofferente ed in prossimità della morte, susciti emozioni e dilemmi clinici ed etici. In questo contributo abbiamo esaminato e riflettuto sugli aspetti principali e controversi legati alla SP emergenti dalla letteratura, lavoro che ha costituito la premessa per delineare un processo decisionale e linee guida procedurali interni al nostro hospice. Molti aspetti, a partire dalla definizione, all'indicazione, alle procedure per la SP non hanno ancora uno standard internazionalmente definito e condiviso, ma sono disponibili linee-guida e raccomandazioni internazionali che, seppur con basso livello di evidenza sono strumenti indispensabili che esprimono la riflessione e l'esperienza di medici palliativisti esperti e preparati. Proprio per i sottili confini etici e clinici che separano la SP da pratiche eutanasiche, la nostra riflessione porta a ribadire la necessità che la pratica della SP debba essere condotta con rigore, attenzione e competenza e che cresca sempre di più la formazione di personale competente e dedicato che conosca tutte le fasi della procedura della SP, nella loro forma e nel loro contenuto. In termini etici è necessaria un seria valutazione del rapporto tra la finalità per cui si agisce e l'azione condotta, pertanto la modalità con cui si persegue lo scopo rivela le reali intenzioni che sottendono l'azione. Anche nel caso della SP seguire una precisa e condivisa modalità di procedura è atto fondamentale che ne rivela, nella pratica clinica, la retta intenzione. Ne consegue che tutte le riflessioni finalizzate ad una buona pratica clinica sulla SP, sono essenziali per garantire la leicità etica. Con queste premesse, la possibilità di una SP può costituire “un continuum di una buona pratica clinica” basata su un'attenta ed empatica considerazione del paziente e della sua famiglia il cui benessere, dalla nascita alla morte, è priorità e scopo di ogni atto medico, in particolare nelle CP del fine vita.
Added by: Eleonora Pettenuzzo