Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Gorni Giovanna, Speroni Patrizia, Cesaris Luisa, Franchi Cristina, Zani Marta, Pizzuto Massimo, Rizzi Franco. Malattia, sofferenza e morte: esiste uno spazio e un modo per parlarne a scuola? La rivista italiana di cure palliative 2013;15(1):31–36.
Added by: Sara Martelli (24/11/2013 10:24:23) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Gorni2013 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Infermieristica clinica, Scienze della formazione Sottocategorie: Cure palliative, Epidemiologia, Prevenzione Keywords: , Educazione sanitaria, Promozione della salute Autori: Cesaris, Franchi, Gorni, Pizzuto, Rizzi, Speroni, Zani Collezione: La rivista italiana di cure palliative |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Nell’anno 2011 è stato realizzato un progetto di formazione in un liceo milanese con l’obiettivo di promuovere la cultura delle cure palliative e di offrire ai ragazzi l’opportunità di interrogarsi rispetto alla malattia, alla sofferenza e alla morte, confrontando emozioni e vissuti connessi a queste esperienze. Il lavoro preparatorio con gli insegnanti e la rilevazione attiva dell’interesse degli studenti hanno preceduto gli incontri tra la classe e gli operatori di cure palliative consentendo di raggiungere un equilibrio e una misura tra la proposta e ciò che poteva essere progressivamente accolto dai ragazzi. La presenza empatica di adulti motivati e consapevoli ha permesso la realizzazione di un contenimento delle emozioni, facilitando il confronto tra pari e la valorizzazione di contenuti esperienziali personali. Anche per gli insegnanti e gli operatori di cure palliative il lavoro con i giovani è risultato un’opportunità di crescita personale e professionale. Al termine dell’esperienza è emerso il bisogno di parlare a scuola di temi forti come la malattia e la morte e la possibilità concreta di far crescere nei ragazzi la fiducia di possedere risorse proprie per affrontare anche le esperienze di limite. Added by: Sara Martelli |