Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Artioli Giovanna, Amaducci Giovanna, Tropea Savina, Chiessi Lorenzo. Può la fenomenologia dare un supporto teorico al nursing? International nursing perspectives 2003;3(1):29–35.
Added by: Teresa Compagnone (10/04/2007 08:28:40) Last edited by: Teresa Compagnone (11/06/2008 12:14:28) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista ID no. (ISBN etc.): 1592-6478 Chiave di citazione BibTeX: Artioli2003 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Infermieristica clinica, Metodologia dell'assistenza infermieristica, Metodologia della ricerca Sottocategorie: Comunicazione, Processo di assistenza, Rapporto infermiere-paziente, Ricerca qualitativa Autori: Amaducci, Artioli, Chiessi, Tropea Collezione: International nursing perspectives |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Introduzione. Nella situazione di cambiamento in cui la professione infermieristica si trova oggi in Italia, il dibattito sull’ideale conoscitivo a cui deve inspirarsi il Nursing rimane aperto. Il paradigma bio-medico, nonostante i meriti scientifici, non esaurisce il senso del Nursing, soprattutto laddove è rapporto con l’altro e con l’esperienza vissuta di malattia. I nessi causali su cui si fonda il modello positivista si rivelano, infatti, insufficienti quando si indaghino fenomeni caratterizzati da contraddittorietà, instabilità, complessità e variabilità. Problema. Diventa fondamentale ricercare una nuova nozione di scientificità che possa dare rilevanza e oggettività anche a questi aspetti. A partire dall’idea centrale della fenomenologia, che tutto ciò che si da alla coscienza è di fatto oggettivo, si possono formulare nuove definizioni dei concetti di uomo, ambiente, salute-malattia ed empatia che possono essere d’interesse per il Nursing. L’approfondimento intende perciò proporre un modello teorico il cui riferimento alla fenomenologia, ha lo scopo di abbracciare il "terreno di complessità" di cui si occupa il nursing e, al tempo stesso, fornire scientificità a ciò che è propriamente umano, e pertanto soggettivo. Conclusione. Dalla combinazione degli strumenti metodologico-qualitativi forniti dalla fenomenologia con il modello scientifico-quantitativo può risultare un modello concettuale “allargato” in cui la relazione infermiere-paziente risulta rivoluzionata: il malato assume un ruolo attivo nel processo di cura (esprime il proprio modo di percepire i sintomi e di vivere la malattia); l’infermiere esplora il mondo della vita del paziente e collabora con lui nel processo decisionale mettendo a disposizione le proprie competenze tecnico assistenziali; ogni trattamento è intrapreso nella condivisione tra due soggetti dotati di progettualità e di senso. Added by: Teresa Compagnone Last edited by: Teresa Compagnone |