Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Brunetti Lorenzo, Bambi Stefano. Le aggressioni nei confronti degli infermieri dei dipartimenti di emergenza: revisione della letteratura internazionale. Professioni infermieristiche 2013;66(2):109–116.
Added by: Tania Diottasi (13/11/2013 08:25:09) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Brunetti2013 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Comunicazione, Infermieristica in area critica, Infermieristica in area critica, Sicurezza Keywords: Dipartim. di emergenza e accettazione (DEA) Autori: Bambi, Brunetti Collezione: Professioni infermieristiche |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Il fenomeno delle violenze sul luogo di lavoro è presente in tutti i contesti lavorativi. Tra questi figurano i dipartimenti di emergenza (DEA), caratterizzati da un ampio numero di accessi quotidiani, da situazioni ad alto contenuto emotivo, e da stress legato alla gestione delle priorità diagnostico-terapeutico-assistenziali. Allo scopo di quantificare il fenomeno delle aggressioni verso gli infermieri dei pronto soccorso, discriminarne tipologie ed perpetratori, ed identificare le conseguenze a livello individuale e organizzativo, è stata condotta una revisione di letteratura sui database Medline, CINHAL, e Medscape. 35 articoli originali inclusi, tra cui è stato possibile reperirne 29. la frequenza degli abusi verbali riportati dagli infermieri operanti nel DEA oscilla tra il 50% ed il 100% degli intervistati nei vari studi, mentre la violenza fisica viene riportata in quote tra il 16.7% ed il 72%. Pazienti e familiari sono ritenuti i principali autori di aggressioni, seguiti in minor parte dai medici, e, solo in basse percentuali, da colleghi di pari grado. L’abuso di alcool, sostanze stupefacenti e l’overcrowding in DEA sono fattori scatenanti degli eventi di violenza. L’under-reporting degli episodi di aggressione è frequente fino all’80% delle vittime, e da alcuni lavori emerge che le aggressioni sono vissute come parte del normale lavoro. È’ stata dimostrata una correlazione diretta tra aggressioni e sintomi di disturbo da stress post-traumatico. Inoltre è riportato anche il possibile abbandono del lavoro. Eventi formativi mirati sembrano efficaci per la diminuzione del numero di violenze, e per l’adozione di comportamenti adattivi. Added by: Tania Diottasi |