Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Mangione Maria Addolorata. Ripensare etica ed estetica a partire dalle neuroscienze: la proposta di Jean-Pierre Changeux. Medicina e morale 2012;62(6):915–935.
Added by: Eleonora Pettenuzzo (06/09/2013 17:51:37) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Mangione2012 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Filosofia, Teorie infermieristiche Sottocategorie: Filosofia dell'assistenza, Filosofia dell'assistenza, Filosofia della medicina Autori: Mangione Collezione: Medicina e morale |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). L’articolo prende in esame le teorie di Neuroestetica di J.P.Changeux. nelle ricerche condotte sulle dimensioni neurobiologiche e cognitive dell’esperienza estetica, Changeux si è distinto per aver realizzato il cosiddetto “modello di spazio di lavoro neuronale”, che ha elaborato nell’ambito dei propri studi compiuti sulla coscienza, per dare conto delle diverse operazioni cognitive coscienti e del comportamento intenzionale, ai diversi livelli dell’esperienza cosciente. Tale modello supporta il progetto di naturalizzazione della contemplazione del bello, che si inserisce a sua volta in quello di naturalizzazione delle intenzioni, che dovrebbe condurre nei propositi di J.P.Changeux, verso una “neurobiologia del senso”. La ricerca di armonia tra ragioni ed emozioni, che nello scienziato francese rispecchia l’aspirazione a formulare una visione integrale dell’uomo, solleva problemi di carattere epistemologico: riconoscere all’arte il ruolo di “catalizzatore dell’armonia nella società” richiede una riflessione filosofica che sappia dare conto sia della nozione di natura umana, che nell’unità stessa dell’essere umano. Lo scopo del contributo è quello di dimostrare la necessità di una prospettiva interdisciplinare nell’approfondimento dell’esperienza estetica per riuscire a cogliere il significato autentico della contemplazione del bello, esperienza umana che esprime la molteplicità delle dimensioni della persona. Added by: Eleonora Pettenuzzo |