Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Tambone V., Piccinocchi Gaetano, Vitali Massimiliano Andrea. Studio pilota sui problemi etici emergenti fra medici di base in Italia. Medicina e morale 2013;62(2):299–309.
Added by: Eleonora Pettenuzzo (06/09/2013 17:23:08) Last edited by: Eleonora Pettenuzzo (06/09/2013 17:27:27) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Tambone2013b Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Sociologia Sottocategorie: Dilemmi etici, Rapporto medico-paziente Autori: Piccinocchi, Tambone, Vitali Collezione: Medicina e morale |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Il medico di Medicina Generale, per la natura della sua professione, si trova spesso di fronte a problematiche etiche e bioetiche molto diverse, almeno in termini di applicazione, da quelle in cui si trovano i medici ospedalieri e che sembrano coinvolgere la Pratica Clinica nel suo complesso (tessuto sociale e familiare, la medicina del territorio). Tali dinamiche, a volte, rimangono ignorate e lontane anche dagli obiettivi didattici del sistema universitario italiano. L'obiettivo di questo studio pilota è quello di raccogliere dati oggettivi sufficienti per poter organizzare un piano formativo specifico che colleghi il mondo universitario e la medicina del territorio. A tal fine è stato predisposto un questionario dall'analisi del quale emerge che i principali problemi etici percepiti dai medici di Medicina Generale sono la comunicazione di cattive notizie, i problemi familiari associati alle dipendenze (alcol, droghe, eccetera) ed il rapporto con i colleghi. Si può affermare, in base ai dati raccolti, che i problemi legati alla comunicazione (che in Letteratura rappresentano circa il 5% rispetto a quelli abitualmente considerati prioritari nel dibattito bioetico – quali aborto, fecondazione in vitro ed eutanasia) e quelli derivanti dalla difficoltà nel relazionarsi con i problemi accessori a quelli strettamente sanitari, come ad esempio i problemi familiari associati alle dipendenze, sono prioritari nella percezione degli intervistati. È emerso, inoltre, che il sentire la necessità di acquistare strumenti formativi in ambito etico è correlato all'esperienza della difficoltà ad interagire con questa tipologia di problematiche che non varia in funzione degi anni lavorativi trascorsi. Infine è emerso che le attività formative preferite (corsi residenziali, ECM e Master) sono quelle che permettono maggiore relazione formativa interpersonale sia con i docenti (relazione verticale), sia con i colleghi (relazione orizzonate). Tale tendenza suggerisce di dedicare maggiore attenzione alla formazione relazionale, probabilmente inserendo nella didattica formale moduli specifici di Psicologia Sociale e di Antrolpolgia. Added by: Eleonora Pettenuzzo Last edited by: Eleonora Pettenuzzo |