Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Pletti Luciano, Pordenon Marta, Pellizzari Mara, Grassi Deborah. Infermieristica di comunità e di continuità: l’educazione terapeutica del care giver quale strumento di empowerment nel percorso di dimissione. Sistema salute 2013;57(1):105–113.
Added by: Teresa Compagnone (28/08/2013 10:35:05) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista ID no. (ISBN etc.): 2280-0166 Chiave di citazione BibTeX: Pletti2013 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica di comunità, Metodologia dell'assistenza infermieristica Sottocategorie: Continuità assistenziale, Infermieristica domiciliare Autori: Grassi, Pellizzari, Pletti, Pordenon Collezione: Sistema salute |
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Abstract |
(Trascritto dall’articolo) Obiettivi: migliorare la continuità e la qualità della cure nel passaggio dal ricovero in ospedale o in RSA al domicilio, di pazienti con elevato carico di assistenza, attraverso percorsi strutturati di ETP (educazione terapeutica) rivolti ai famigliari impegnati nella cura del malato (care givers) al suo rientro a casa; definire standard di qualità assistenziale. Metodologia: dal settembre 2009, la realizzazione dei percorsi di continuità assistenziale ha incluso un progetto integrato di ETP volto ad aumentare il numero delle famiglie in grado di gestire i nuovi bisogni assistenziali del proprio congiunto dopo un ricovero ospedaliero, come quelli legati alla nutrizione enterale totale, all’uso di catetere vescicale a permanenza, alla presenza di enterotomia, di lesioni da pressione; l’introduzione dello strumento dell’ETP ha impegnato gli operatori ospedalieri con ruolo di “infermiere di continuità” e gli operatori dei distretti con funzione di “infermieri di comunità”. Risultati: al 31.12.2011 sono stati attivati complessivamente 98 percorsi educativi per 88 pazienti. Al rientro a casa, il 51% dei care givers è risultato autonomo in tutte le skill valutate, il 33% parzialmente autonomo e l’11% completamente non autonomo in uno o più requisiti previsti. A due mesi dal rientro a domicilio, il 100% dei care givers ha raggiunto la piena autonomia nella gestione assistenziale. Nel secondo mese dalla dimissione, rispetto al primo mese, gli accessi infermieristici domiciliari per interventi educativi sono diminuiti del 58%, per gli altri processi assistenziali nella misura del 36%. Alla dimissione dall’ospedale il 66% dei care givers ha espresso un elevato grado di autoefficacia percepita nella gestione della problematica assistenziale, misura quasi sovrapponibile per coloro che sono transitati in RSA (67%); gli episodi di ricovero a sei mesi dalla prima dimissione sono stati complessivamente 24, tutti legati a problemi non riconducibili alla gestione assistenziale. Added by: Teresa Compagnone |