Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Scerbo Francesco, Venturini Giulia, Petrone Fabrizio, Alvaro Rosaria. Breast unit e chirurgia generale: la qualità di vita a confronto nei due percorsi clinico assistenziali delle pazienti operate al seno. L'infermiere 2013;LVII(2):27–33.
Added by: Antonella Punziano (23/08/2013 12:05:49) Last edited by: Rita Ester Monaco (24/01/2016 15:56:55) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Scerbo2013a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Strutture sanitarie Sottocategorie: Distretti, Infermieristica in oncologia, Qualità di vita Autori: Alvaro, Petrone, Scerbo, Venturini Collezione: L'infermiere |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Il tumore della mammella colpisce in Europa più donne di qualsiasi altro tipo di tumore e la situazione italiana riflette quella europea. L’avvento delle breast unit ha cambiato radicalmente l’approccio di cura delle donne affette da neoplasia mammaria; il loro obiettivo, infatti, è avviare percorsi personalizzati all’interno di strutture di eccellenza in cui la paziente sia seguita da un’équipe multidisciplinare di professionisti. Lo scopo dello studio è di valutare e confrontare la qualità di vita postoperatoria delle pazienti operate di cancro della mammella in due realtà ospedaliere che adottano diversi approcci organizzativi alla presa in carico e alla continuità clinico assistenziale delle pazienti: la breast unit e l’unità operativa di chirurgia generale. Gli strumenti di raccolta dei dati utilizzati sono stati i questionari QLQ-C30 e BR23 dell’European Organisation for Research and Treatment of Cancer (EORTC) e l’utilizzo di un’intervista semistrutturata finalizzata alla stratificazione socio-demografica e anamnestica dei due gruppi campione. L’indagine è stata svolta presso due strutture del Centro Italia: la prima (azienda 1) ha una breast unit con relative strutture annesse e con un approccio basato sulla multidisciplinarità; la seconda realtà (azienda 2) ha un’unità di chirurgia generale e le strutture ambulatoriali annesse con un approccio che coinvolge diverse unità operative che lavorano a stretto contatto tra loro. Hanno partecipato allo studio 196 pazienti di cui 101 utenti dell’azienda 1 e 95 dell’azienda 2. Per la valutazione dello stato globale di salute e qualità di vita, lo score nell’azienda 1 è stato del 66,8%, mentre quello relativo all’azienda 2 è stato del 56,8%. L’azienda 1 ha ottenuto mediamente risultati migliori rispetto all’azienda 2 sia nelle scale funzionali sia nelle scale dei sintomi in entrambi i questionari (QLQ-C30 e BR23). In particolare l’azienda 1, dotata di breast unit, ha registrato una percezione di prospettive future di vita maggiore rispetto all’azienda 2. Non è comunque stata valutata la significatività statistica dei risultati. L’approccio multidisciplinare della struttura con la breast unit si è associato a una migliore percezione della qualità di vita delle pazienti non solo a livello fisico ma anche sociale; questo elemento è accompagnato da un migliore controllo di sintomi quali il dolore e la fatigue e da una percezione di maggiori prospettive future di vita. I risultati dello studio possono essere utili per migliorare gli approcci e le risposte a livello organizzativo e clinico assistenziale di una struttura. Added by: Antonella Punziano Last edited by: Rita Ester Monaco |