Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Di Giacomo Patrizia, Mariotti Annalisa, Vignali Alberto, Andruccioli Jessica. La consapevolezza nella diagnosi e nella prognosi nella persona con malattia a prognosi infausta: la percezione negli atteggiamenti di un gruppo di medici e infermieri. Professioni infermieristiche 2012;65(3):143–153.
Added by: Tania Diottasi (05/06/2013 09:06:16) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: DiGiacomo2012 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Comunicazione, Consenso informato, Infermieristica in oncologia, Rapporto infermiere-paziente, Rapporto medico-paziente Autori: Andruccioli, Di Giacomo, Mariotti, Vignali Collezione: Professioni infermieristiche |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). La comunicazione della diagnosi o dell’eventuale progressione della malattia e la consapevolezza della diagnosi e della prognosi assume un ruolo centrale nella relazione col paziente oncologico. Fino ad alcuni decenni fa era pratica comune non rivelare la diagnosi di cancro; oggi in conseguenza dei profondi cambiamenti socioculturali, delle aumentate conoscenze e percezione dei propri diritti da parte dell’assistito e delle implicazioni etiche e medico-legali viene evidenziata l’importanza della comunicazione sia della diagnosi che della prognosi infausta. Nella pratica clinica quotidiana la percezione più frequente è che la persona non abbia una reale consapevolezza riguardo alla diagnosi e alla prognosi della propria malattia e sembra sia difficile per il personale sanitario fornire un’adeguata informazione e a comunicare in modo veritiero, nonostante gli obblighi deontologici, la dichiarata centralità e autodeterminazione della persona nel percorso di cura e nella scelta delle cure stesse. Il presente articolo vuole descrivere le opinioni e gli atteggiamenti di un gruppo di medici e infermieri in merito alla comunicazione della diagnosi e della prognosi di una malattia infausta e sulle loro percezioni rispetto alla consapevolezza della persona assistita. Il disegno dello studio è di tipo osservazionale descrittivo. I partecipanti allo studio sono stati 153 medici ed infermieri. Sia medici che infermieri (87,4% vs 90,9%) ritengono opportuno che al paziente sia comunicata la diagnosi di tumore, ma solo il 54,0% dei medici e il 63,6% degli infermieri lo ritiene opportuno per una prognosi infausta. Fra chi negli ultimi 6 mesi, ha comunicato la diagnosi ai pazienti oncologici da lui seguiti, solo il 43,8% (7) ritiene che nel paziente sia presente la consapevolezza della propria diagnosi. I risultati confermano in parte i dati emersi in letteratura e in particolare: sia medici che infermieri ritengono più opportuno comunicare una diagnosi di malattia oncologica che non una prognosi infausta, una reale e veritiera comunicazione si realizza in percentuale minore rispetto a quanto dichiarato, alla comunicazione non sempre corrisponde una reale consapevolezza da parte dell’assistito. Added by: Tania Diottasi |