Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Consonni Dario. Manca qualcosa: cosa c’è di sbagliato nell’usare l’età alla diagnosi/decesso o la latenza nei casi. Epidemiologia & Prevenzione 2013;37(1):85–88.
Added by: Mauro Iossa (29/05/2013 12:42:31) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Consonni2013 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Scienze dell'informazione Sottocategorie: Bibliografia, Bibliografia, Igiene ambientale, Letteratura scientifica, Malattie cronico-degenerative Keywords: Ricerca bibliografica Autori: Consonni Collezione: Epidemiologia & Prevenzione |
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Allegati |
Abstract |
L’epidemiologia moderna si pone più come metodologia per la ricerca in medicina, sia osservazionale sia sperimentale e clinica, e perde quel connotato di “popolazione” che rimane più confinato nel campo igienistico. Per raggiungere i propri scopi, l’epidemiologia ha sviluppato metodi che si basano sulle misure della frequenza di malattia in una popolazione: tasso, rischio, odds, incidenza e prevalenza. Questa rubrica vuole segnalare le possibili insidie metodologiche insite nell’analizzare i soli casi di malattia, in assenza di un adeguato campione. Si riportano alcuni esempi di fallacia riguardanti l’uso dell’età alla diagnosi di una certa malattia e l’uso della latenza, misurate senza un campione adeguato. (A cura di Mauro Iossa). Added by: Mauro Iossa Last edited by: Mauro Iossa |