Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Falcone Umberto, Gilardi Luisella, Santoro Silvano, Orengia Manuela, Marighella Massimo, Coffano Maria Elena. MATline, una matrice lavorazione-esposizione per la previsione delle esposizioni a cancerogeni in Italia: nuove funzioni e potenziali utilizzi. Epidemiologia & Prevenzione 2013;37(1):60–66.
Added by: Mauro Iossa (29/05/2013 12:13:19) Last edited by: Mauro Iossa (21/06/2021 14:48:01) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Falcone2013a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Infermieristica clinica, Management, Scienze dell'informazione Sottocategorie: Banche dati bibliografiche, Epidemiologia, Igiene ambientale, Malattie cronico-degenerative, Risk management, Sicurezza Keywords: Educazione sanitaria, Promozione della salute, Risk management Autori: Coffano, Falcone, Gilardi, Marighella, Orengia, Santoro Collezione: Epidemiologia & Prevenzione |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). MATline (matrice delle esposizioni ad agenti cancerogeni) è una banca dati liberamente fruibile via web; fornisce informazioni sulla classificazione e sugli effetti tossicologici delle sostanze cancerogene, riporta l’elenco delle lavorazioni in cui tali sostanze sono potenzialmente presenti, il numero di ditte e di addetti per ogni regione italiana associati alla lavorazione selezionata e gli organi bersaglio per i quali la bibliografia riporta un’associazione causale con l’esposizione ad agenti specifici. MATline è stata recentemente aggiornata con le nuove classificazioni contenute nel Regolamento CE N. 1272/2008 (CLP) e segnala le sostanze soggette ad autorizzazione o a particolari restrizioni d’uso secondo quanto previsto dal regolamento Registration, Evaluation, Authorisation of Chemical (REACh). La matrice è utile per tutti gli operatori che si occupano di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro per conoscere a priori le eventuali fonti di rischio cancerogeno e pianificare interventi basati su criteri di priorità. Per esempio, per i medici del lavoro nell’eziologia dei tumori professionali, per i medici che programmano l’attività di sorveglianza sanitaria, per le parti sociali e gli enti bilaterali per accedere alle informazioni su sostanze a cui è stato/è esposto il lavoratore, per le figure preposte alla sicurezza in azienda al fine di pianificare interventi mirati sulla sicurezza chimica. Added by: Mauro Iossa Last edited by: Mauro Iossa |