Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Chellini Elisabetta, Martini Andrea, Cacciarini Valentina, Badiali Anna Maria. Considerazioni sul sistema di sorveglianza epidemiologica del mesotelioma maligno in Toscana nel 25° anno di attività. Epidemiologia & Prevenzione 2013;37(1):43–50.
Added by: Mauro Iossa (29/05/2013 00:25:42) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Chellini2013 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Infermieristica clinica, Management, Strutture sanitarie Sottocategorie: Distretti, Epidemiologia, Igiene ambientale, Malattie cronico-degenerative, Risk management, Sicurezza Keywords: Educazione sanitaria, Promozione della salute, Risk management Autori: Badiali, Cacciarini, Chellini, Martini Collezione: Epidemiologia & Prevenzione |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). OBIETTIVO E DISEGNO: presentare limiti, criticità e aspetti positivi del sistema toscano di sorveglianza epidemiologica dei mesoteliomi attivo da 25 anni. SETTING E PARTECIPANTI: i 1.224 casi di mesotelioma registrati dal Centro operativo regionale (COR) toscano diagnosticati nel 1988-2009. PRINCIPALI MISURE DI OUTCOME: per la valutazione di completezza e accuratezza della casistica, sono calcolate per i casi pleurici le distribuzioni di tipologie e fonti di diagnosi e segnalazione, tempi intercorrenti tra diagnosi e segnalazione, tassi di incidenza specifici per età e sesso e rapporto mortalità/incidenza per genere e periodo. Per la valutazione delle informazioni sulle esposizioni sono calcolate per tutti i casi le distribuzioni delle modalità di intervista e delle esposizioni assegnate per periodo. RISULTATI: i casi pleurici con diagnosi istologica sono aumentati negli anni e risultano il 97,4% nel 2005-2009. Sono diventati fonti di casi i COR istituiti nelle altre regioni italiane a partire dalla metà degli anni Novanta e, più tardi, l’INAIL. Oggi il rapporto tra i tassi standardizzati di mortalità e incidenza si aggira intorno all’unità. Si sono ridotti i tempi di segnalazione e sono aumentate le interviste dirette ai casi (20,3% nel 1988-1993; 71,4% nel 2005-2009) con aumento di qualità delle informazioni sulle esposizioni e della loro classificazione. CONCLUSIONE: l’attivazione della rete collaborativa regionale con le ASL toscane ha prodotto notevoli miglioramenti nella qualità del sistema di sorveglianza. Si auspica che la nuova revisione delle Linee guida nazionali faccia tesoro della ricchezza informativa che questo sistema di sorveglianza epidemiologica ha raccolto per superare le criticità evidenziate nella definizione sia dei casi sia della loro eventuale pregressa esposizione ad amianto. Added by: Mauro Iossa Last edited by: Mauro Iossa |