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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Perricone Giovanna, Polizzi Concetta, Morales Maria Regina, De Luca F, Lo Pinto Carmen, Pitrolo Lorella, Giudice Emanuela. La rappresentazione del sé corporeo in bambini con patologie croniche diversamente trattate. Psicologia della salute 2011(1):51–65. 
Added by: Valentina Biagioli (26/05/2013 15:22:27)   Last edited by: Valentina Biagioli (29/05/2013 19:57:25)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Perricone2011a
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Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Psicologia
Sottocategorie: Conservazione dell'immagine corporea, Infermieristica in pediatria
Autori: De Luca, Giudice, Lo Pinto, Morales, Perricone, Pitrolo, Polizzi
Collezione: Psicologia della salute
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Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall'articolo).
Il contributo presenta uno studio sulla rappresentazione del sé corporeo in bambini con patologie croniche diversamente trattate, al fine di esplorare possibili risorse funzionali alla gestione della condizione di rischio costituita dalla patologia; nello specifico, gli indicatori delle risorse vanno individuati, su un piano qualitativo, nell’adeguatezza dell’immagine del corpo, nell’integrità dell’immagine di sé, nell’integrazione di mappe cognitive e, su un piano quantitativo, nel quoziente di maturità cognitiva. Lo studio ha previsto il coinvolgimento di un gruppo di 52 bambini (età media 10 anni) di cui un 50% con patologie croniche che prevedono trattamenti invasivi, caratterizzati da "pratiche" sul corpo costanti che alterano la serenità del quotidiano (es. trasfusioni, cateteri venosi, iniezioni di insulina, microinfusioni), l’altro 50% con cardiopatie sottoposti a trattamenti solo farmacologici. L’indagine ha previsto l’uso del disegno della figura umana. I risultati, pur mostrando, in generale, livelli medi di adeguatezza e di integrità corporea, sottolineano differenze statisticamente significative in relazione alla tipologia di trattamento, laddove i bambini sottoposti a trattamenti invasivi presentano livelli più elevati sia di adeguatezza che di integrità corporea. Relativamente al quoziente di maturità, invece, non si evidenziano differenze tra i due gruppi, sottolineando la presenza di alcune risorse cognitive funzionali all’adattamento alla patologia.
Added by: Valentina Biagioli  Last edited by: Valentina Biagioli