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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Basso Ines, Dogliotti Daniele, Poletti Piera, Gambarini Lorella. La cultura della sicurezza tra le figure di assistenza- una indagine conoscitiva presso un’azienda ospedaliera piemontese. Professioni infermieristiche 2012;65(4):218–224. 
Added by: Tania Diottasi (07/05/2013 10:25:22)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Basso2012
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Categorie: Infermieristica clinica, Management
Sottocategorie: Risk management, Sicurezza
Keywords: Risk management
Autori: Basso, Dogliotti, Gambarini, Poletti
Collezione: Professioni infermieristiche
Visualizzazioni: 1/1471
Indice di Visite: 21%
Indice di Popolarità: 5.25%
Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall’articolo).
Il monitoraggio della cultura della sicurezza rappresenta il primo passo verso un sistema attento e consapevole nei confronti degli errori e della qualità delle prestazioni erogate. Lo studio descrittivo si proponeva di valutare la cultura organizzativa tra le figure di assistenza di un’azienda ospedaliera piemontese. A tal fine è stata effettuata una indagine statistica trasversale utilizzando lo strumento AOS-accertamento opinioni sicurezza. Hanno risposto al questionario 707 operatori su 1056 (67%). Il livello di sicurezza percepito dal personale di comparto è positivo: i risultati delle dimensioni “informazione e comunicazione”, “proposte e sviluppo”, e “garanzie di sicurezza” tendono ad essere discreti, mentre quelli del fattore “team” si attestano sulla sufficienza. Nello specifico, le aree critiche dell’organizzazione si riferiscono alle variabili: “veniamo interpellati per gli acquisti di apparecchiature e materiali che dovremo utilizzare” con 25.9% di accordi. “A fine anno discutiamo insieme delle attività svolte e dei risultati conseguiti” con 31,8% di consensi, “l’organizzazione del lavoro (turni, carichi di lavoro) nel servizio, non creano sovraccarichi e stress” con 25.3% di accordi e “nel caso capitasse un errore, sappiamo come comunicarlo al paziente perché abbiamo una linea guida che indica cosa fare” con 35.8% di consensi. L’indagine evidenzia che sebbene la cultura organizzativa risulti complessivamente positiva, vi sono alcuni aspetti che determinano un disagio e incertezza tra gli operatori. Parrebbe auspicabile progettare percorsi di formazione finalizzati a rafforzare le dinamiche relazionali dei gruppi, nonché aumentare le opportunità di confronto, organizzando sistematicamente audit multi professionali per riflettere in maniera strutturata sulla prassi lavorativa.
Added by: Tania Diottasi