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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Cerei Magdalena, Compagnone Teresa, Ghione Antonella. Indagine qualitativa sul vissuto delle donne affette da alopecia post-chemioterapia. Infermiere Oggi 2011;21(2):20–25. 
Added by: Mauro Iossa (28/02/2013 00:12:50)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Cerei2011
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Categorie: Etica, Infermieristica specialistica, Psicologia
Sottocategorie: Infermieristica in oncologia, Rapporto infermiere-paziente
Autori: Cerei, Compagnone, Ghione
Collezione: Infermiere Oggi
Visualizzazioni: 1/1435
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Indice di Popolarità: 5%
Allegati    
Abstract     
La chemioterapia che segue l’insorgere e lo sviluppo della malattia oncologica modifica il funzionamento complessivo del corpo e ne altera l’immagine precedente alla malattia. Scopo del presente studio è quello di analizzare e descrivere il vissuto delle donne affette da alopecia, come effetto collaterale della chemio. L’indagine qualitativa, di tipo fenomenologico, è stata effettuata su un campione propositivo di 11 pazienti-donna afferenti al day hospital oncologico dell’ospedale “G.B.Grassi di Ostia”. I dati sono stati raccolti attraverso un’intervista semi-strutturata di otto domande aperte. Dallo studio emerge che la caduta dei capelli non è solo un fatto traumatico, ma anche un evento che ha profonde implicazioni sia a livello personale che a livello sociale, essendo i capelli parte integrante dell’immagine corporea data di sé all’esterno. La perdita dei capelli viene vissuta dalle donne come una minaccia alla propria identità e femminilità e porta allo sviluppo di sentimenti di rabbia, insicurezza e perdita dell’autostima, che si manifesta con atteggiamenti di isolamento sul piano sociale, senso di vergogna e chiusura verso se stessi e gli altri. Una sottovalutazione di questi disturbi può comportare la cronicizzazione dei sintomi, specialmente se subentrano eventi stressanti legati all’andamento della malattia. L’alleanza terapeutica con l’infermiere può facilitare la riorganizzazione del paziente come “persona nuova”.
(A cura di Mauro Iossa).
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