Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Ciociano Nestor, Troisi Salvatore, G. Elberti Maria, Greco Alfredo. Terapia farmacologia ambulatoriale della degenerazione maculare: cambiamenti regionali e individuazione di un modello efficiente e sostenibile per la Campania. Mondo sanitario 2012;19(7-8):14–19.
Added by: Rita Ester Monaco (12/02/2013 16:38:12) Last edited by: Rita Ester Monaco (12/02/2013 16:41:08) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Ciociano2012a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica di comunità, Infermieristica specialistica, Legislazione, Strutture sanitarie Sottocategorie: Ambulatorio infermieristico, Infermieristica in oftalmologia, Percorso diagnostico-terapeutico ass. (PDTA) Keywords: Procedure diagnostiche, Procedure terapeutiche, Servizio sanitario regionale Autori: Ciociano, G. Elberti, Greco, Troisi Collezione: Mondo sanitario |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). La somministrazione dei farmaci per via intravitreale, soprattutto la classe degli anti-Vascular endothelial growth factor (anti-Vegft) nella terapia delle degenerazioni maculari, è notevolmente consolidata nei centri oftalmologici italiani. Ciò ha posto la necessità di semplificare e perfezionare l’accesso alle terapie, anche in previsione dell’aumento incidentale dei pazienti nei prossimi decenni, e delle relative ricadute sanitarie e economiche. Il lavoro analizza alcuni provvedimenti regionali a favore di tali terapie in prestazione ambulatoriale specialistica, evidenziandone le eventuali singole specificità; inoltre, da tali rilievi è stato ricavato un modello applicabile al sistema sanitario regionale della Campania, dove non è presente la codifica ambulatoriale per iniezioni intravitreali, valutandone vantaggi e svantaggi di esso. Dai risultati si evince che il trattamento della prestazione di “Iniezione intravitreale di sostanze terapeutiche” a regime ambulatoriale in ogni realtà regionale consentirebbe snellimenti procedurali, decurterebbe i costi senza dequalificare i trattamenti, permetterebbe ai pazienti un accesso facilitato alle cure, faciliterebbe i rapporti compensativi interaziendali e interregionali. Il modello ricavato e applicato al sistema sanitario campano condurrebbe a una riduzione media dei costi del 56,96% rispetto al DRG ordinario in vigore. Tuttavia resta prioritaria la definizione di una linea normativa nazionale di base che possa unificare le similarità legislative regionali. Added by: Rita Ester Monaco Last edited by: Rita Ester Monaco |