Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Di Nicola Paola. Capitale sociale, reti, relazioni. Sistema salute 2012;56(3):336–347.
Added by: Teresa Compagnone (21/01/2013 17:38:31) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista ID no. (ISBN etc.): 2280-0166 Chiave di citazione BibTeX: DiNicola2012 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Igiene, Infermieristica clinica Sottocategorie: Igiene ambientale, Qualità di vita Autori: Di Nicola Collezione: Sistema salute |
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Allegati | URLs http://www.antropologiamedica.it |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo) Obiettivi. L’articolo si pone l’obiettivo di dimostrare che nelle società al alti livelli di differenziazione sociale, il concetto di ambiente deve ampliarsi e comprendere non solo la dimensione fisica, ma anche quella relazionale. La qualità della vita di una collettività e di un soggetto dipende non solo dal fatto di vivere in un ambiente sano, ma anche in un ambiente costituito da relazioni sociali. La qualità delle relazioni influenza le biografie di vita individuale, ma anche l’aria che si respira e lo spirito che aleggia in un quartiere, in una città, in una particolare zona geografica. Metodi. Per raggiungere gli obiettivi, si introduce il concetto di ‘capitale sociale’ che può essere definito come una risorsa ‘incardinata’ nelle relazioni sociali interpersonali. Vengono prese in considerazione le diverse accezioni di capitale sociale (a livello macro e micro) per dimostrare che gli studi empirici condotti sul tema confermano la centralità delle relazioni sociali come fattore predittivo sia del buon livello di funzionamento delle istituzioni (livello macro), che a livelli più alti di adattamento e integrazione degli attori sociali. Risultati. Nonostante la centralità e l’importanza del capitale sociale per la qualità della vita per individui e collettività, oggi si assiste ad un crollo del capitale sociale, eroso dai più recenti e accelerati processi di globalizzazione, modernizzazione e individualizzazione. Diventa dunque importante che il concetto di ‘difesa dell’ambiente’ si ampli, sino ad includere nell’ambiente la qualità delle relazioni sociali: le relazioni devono diventare una ‘variabile dipendente’, un campo di intervento per scelte politiche, promosse soprattutto dal basso, da cittadini sensibili alla qualità della vita del proprio quartiere, della propria città. Una diversa logica di progettazione urbanistica, un diverso utilizzo degli spazi urbani (il verde, le strade, i giardini, i centri storici, le scuole, ecc.) possono diventare occasione di fruizione collettiva di momenti ‘culturali’ e di progettualità innovativa che rende di nuovo l’ambiente vivo, di una vitalità che non sia data solo dal consumo commerciale, ma anche dal senso di appartenenza e di radicamento. Added by: Teresa Compagnone |