Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Bargiacchi Olivia, Brondolo Roberta, Rizzo Giovanni, Garavelli Pietro Luigi. L’impatto economico dei farmaci antiretrovirali: l’esperienza dell’Ospedale “Maggiore della Carità” di Novara. Sanità Pubblica e Privata 2012(5):80–85.
Added by: Silvia Sferrazza (02/12/2012 14:47:46) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Bargiacchi2012 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Economia sanitaria, Management Sottocategorie: Sistema di gestione della qualità Autori: Bargiacchi, Brondolo, Garavelli, Rizzo Collezione: Sanità Pubblica e Privata |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Dal 2000 al 2009 la spesa sanitaria media pro capite è aumentata del 50% in Italia con una popolazione prevalente con più di cinquanta anni e quindi ad alto “consumo“ di servizi assistenziali. Voce importante di tali costi è la spesa farmaceutica: gli anticorpi monoclonali, gli immunosoppressori biologici, i chemioterapici antineoplastici e gli antiretrovirali sono i farmaci più costosi. La spesa per la gestione della malattia da HIV/AIDS è rimasta pressoché costante negli ultimi anni in quanto nonostante un aumento per i medicinali, che hanno indotto la “cronicizzazione“ della patologia, si sono ridotte le spese per visite e ricoveri dei pazienti. Nell’ottica di uno sviluppo economico sostenibile in prospettiva futura, è comunque necessario un sistema di clinical governance che consideri accessibilità, sostenibilità e appropriatezza dei trattamenti antiretrovirali: così la scarsa aderenza a queste terapie provoca la riduzione della loro efficacia e il consensuale aumento dei costi assistenziali e comunitari. Nel 2011 presso la SSvD “Prevenzione e cura ambulatoriale dell’infezione da HIV e sindromi correlate” dell’AOU (Azienda ospedaliera universitaria) “Maggiore della Carità” di Novara è stato avviato uno studio per la stratificazione (alta, media e scarsa), dell’aderenza di 100 pazienti sieropositivi per HIV in trattamento antiretrovirale da almeno un anno. Dai risultati si evince che i soggetti ad alta aderenza assumono una terapia meno dispendiosa con un miglior controllo dell’infezione e del recupero immunitario e quindi hanno minori costi sanitari e sociali. Added by: Silvia Sferrazza |