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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Iuorio S, Mendes Antonelli J, Pettinari C, Sinkovets L. Prevenzione dell’ipotermia accidentali in sala operatoria. AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria 2007;19(1):9–14. 
Added by: Daniela Trinca (06/08/2007 15:36:15)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Iuorio2007
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Categorie: Infermieristica specialistica
Sottocategorie: Infermieristica in chirurgia, Infermieristica intraoperatoria
Autori: Iuorio, Mendes Antonelli, Pettinari, Sinkovets
Collezione: AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria
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Allegati    
Abstract     
L’organismo umano è omeotermo, ha la capacità di cercare di mantenere la propria temperatura interna entro limiti fissati. Sottoponendo un paziente ad anestesia generale si determina un’alterazione del centro termoregolatore ipotalamico. Il valore di soglia, set point, per l’attivazione della risposta termica dell’ipotalamo, è 37°C (più o meno 0,2°C), l’anestesia generale determina un cambiamento del set point da 0,2°C a 4°C. Ciò corrisponde a una mancata risposta termoregolatoria fino a temperature più alte o più basse delle solite. Il maggior calo della temperatura corporea si ha all’induzione anestetica.
Nell’anestesia locoregionale la caduta della temperatura corporea è simile nei valori a quella dell’anestesia generale, ma di maggior durata, fino alla risoluzione completa del blocco anestetico.
Nell’anestesia integrata (generale più locoregionale) gli effetti delle due tecniche vengono potenziati, dando origine ad un maggior grado di ipotermia.
L’ipotermia accidentale nel periodo perioperatorio può avere complicanze gravi, come la diminuzione delle clearance degli anestetici e dei curari, e possono verificarsi effetti avversi anche nel periodo postoperatorio tardivo.
Bisogna monitorare la temperatura nel periodo perioperatorio e trattare l’ipotermia ma, in particolare, occorre prevenire la perdita di calore. Si devono quindi analizzare i tipi di pazienti soggetti a grandi perdite di calore come anziani e ustionati, controllare la temperatura ambientale, utilizzare circuiti rotatori di anestesia che minimizzano la perdita di calore, infondere liquidi caldi e utilizzare mezzi di riscaldamento.
(A cura di Daniela Trinca).
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