Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Casini Marina, Casini Carlo, D'Angelo Rafael S, Meaney Joseph, Nikas Nikolas, Spagnolo Antonio G. La procreazione artificiale all'attenzione della Corte interamericana dei diritti dell'uomo. Il “Caso Gretel Artabia Urilla et Al. vs Costa Rica2. Medicina e morale 2012;62(3):389–425.
Added by: Eleonora Pettenuzzo (28/10/2012 10:11:05) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Casini2012 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Etica, Legislazione Sottocategorie: Bioetica, Codici deontologici, Dilemmi etici, Legislazione sanitaria, Procreazione assistita Autori: Casini, Casini, D'Angelo, Meaney, Nikas, Spagnolo Collezione: Medicina e morale |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Il contributo esamina il “Caso n. 12.361 Gretel Artavia Urilla et al. vs. Costa Rica” sul quale si attende una pronuncia della Corte interamericana dei diritti umani. La vicenda ha origine dalla sentenza della Corte costituzioanle costaricana (del 15 marzo 2000 n. 2000-02306) che aveva annullato, per ragioni di forma e di sostanza, il Decreto Ejecutivo n. 24029-S1 (del 3 febbraio 1995) sulla procreazione artificiale umana. La vicenda prosegue davanti alla Commissione interamericana chiamata in causa da una “Petición” che accusa la Repubblica del Costa Rica di aver violato i diritti di alcune coppie in attesa di realizzare il loro “progetto parentale”. Il divieto di fecondazione artificiale confliggerebbe, in sintesi, con diritto alla privacy e alla vita familiare, con il diritto di fondare una famiglia con il principio di uguaglianza contenuti nella Convenzione americana dei diritti umani (“Patto di San Josè”). Al termine di un lungo percorso e un ampio dibattito, la Commissione ha ritenuto che tali diritti fossero stati violati e ha rimesso il caso alla Corte interamericana dei diritti dell'uomo. Con riferimento a questa nuova fase, nell'articolo si dà conto del “Escrito de Amici Curiae” presentato alla Corte dal Movimento per la vita italiano, dall'Istituto di Bioetica, dall'Asociación Crece Familia-CreceFam, dal coordinamento di Human Life International e da Bioethics Defend Found. Nell'”Escrito” si afferma che il divieto del Costa Rica non viola la Convenzione americana sui diritti umani che afferma: ”Ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita. Tale diritto è protetto dalla legge e, in generale, è tutelato a partire dal momento del concepimento. Nessuno può essere privato arbitrariamente della vita” (art. 4/1). Nel parere, inoltre, si avanzano argomenti di ordine scientifico e giuridico a sostegno del divieto di procreazione artificiale, in nome del riconoscimento della dignità umana e del conseguente diritto alla vita dell'essere umano nella fase più giovane dellasua esistenza. Questo diritto, primo fra tutti, è ampiamente accolto nella Convenzione americana sui diritti dell'uomo sottoscritta e ratificata dalla Repubblica del Costa Rica. Added by: Eleonora Pettenuzzo |