Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Montanari Paola, Dimonte Valerio. Ictus cerebrale: studio qualitativo su esperienze e bisogni dei caregivers informali. L'infermiere 2012;53(1):e1–e10.
Added by: Antonella Punziano (24/07/2012 16:10:08) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Montanari2012 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica specialistica, Metodologia dell'assistenza infermieristica Sottocategorie: Continuità assistenziale, Infermieristica in neurologia, Infermieristica in neurologia Autori: Dimonte, Montanari Collezione: L'infermiere |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Nel nostro paese l’ictus cerebrale rappresenta una delle principali cause di invalidità. Circa l’80% dei sopravvissuti ritorna a casa e più di un terzo di questi, a un anno dalla dimissione, è dipendente da uno o più caregivers informali. Con questo studio qualitativo gli autori si sono proposti di investigare le esperienze vissute dai familiari di pazienti colpiti da ictus e ricoverati presso un centro di riabilitazione, sia durante la degenza sia dopo il rientro a domicilio, al fine di identificare i loro bisogni più importanti e aspetti dell’assistenza che potrebbero essere meglio presidiati da parte degli operatori sanitari. L’indagine è stata condotta, mediante interviste narrative, su un campione di caregivers formato da due gruppi di familiari: di pazienti in prossimità della dimissione e di pazienti dimessi da non più di sei mesi da un centro riabilitativo torinese di II livello. Dall’analisi delle testimonianze raccolte sono emerse sette categorie tematiche che descrivono le esperienze dei familiari intervistati a partire dall’insorgenza della malattia. Bisogni impliciti ed espliciti dei caregivers sono aspetti trasversali a tutte le categorie; tra le criticità individuate risultano particolarmente rilevanti la comunicazione con il personale sanitario e la preparazione in vista della dimissione a domicilio del malato. I risultati ottenuti indicano una serie di interventi che possono essere attuati per migliorare la presa in carico dei caregivers; tra questi, il monitoraggio dei bisogni specifici, la valutazione delle risorse individuali e sociali, la preparazione all’assunzione del ruolo tramite interventi educativi e supporto psicologico durante l’iter ospedaliero e l’organizzazione di un follow-up che garantisca la continuità assistenziale. Added by: Antonella Punziano |