Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Alfarano A. Prevenire la ritenzione di corpi estranei: la conta degli aghi in cardiochirurgia. AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria 2011;23(3):233–246.
Added by: Daniela Trinca (01/06/2012 18:32:57) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Alfarano2011 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica, Management Sottocategorie: Infermieristica in chirurgia, Infermieristica in chirurgia, Risk management, Sicurezza Keywords: Risk management Autori: Alfarano Collezione: AICO. Organo ufficiale dell'associazione italiana infermieri di camera operatoria |
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Allegati | URLs http://www.aicoitalia.it |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). Introduzione. La ritenzione all’interno del sito chirurgico di garze, aghi, strumenti o altro materiale rappresenta un importante evento sentinella che può e deve essere prevenuto. In cardiochirurgia particolare difficoltà si presenta per il conteggio degli aghi da sutura per la possibilità di alcune criticità. Infatti un intervento di cardiochirurgia coronarica può richiedere anche l’utilizzo di 150/200 aghi, un intervento di cardiochirurgia coronarica richiede l’impiego di aghi di piccolissime dimensioni e inoltre vi è una ristrettezza dei tempi da dedicare al conteggio soprattutto durante il tempo chirurgico in clampaggio aortico. Materiali e metodi. L’utilizzo del modello operativo suggerito dal Ministero della salute per il conteggio degli aghi, delle garze e di altro materiale, opportunamente adattato alle singole Aziende ospedaliere, possono garantire un corretto conteggio in tutte le fasi della procedura chirurgica. Presso l’Azienda ospedaliera dei Colli, Unità operativa di cardiochirurgia e trapianti, dal 1 luglio 2010 al 1 luglio 2011 sono stati effettuati 936 interventi. Per tutti questi interventi è stata redatta la scheda di monitoraggio fornita dalla Direzione sanitaria secondo le indicazioni del Ministero della salute e opportunamente adeguata all’esigenza dell’azienda dal team del rischio clinico. Hanno aderito all’applicazione di tale procedura per il monitoraggio dello strumentario chirurgico: chirurghi afferenti all’unità operativa numero 17 e numero 17 infermieri professionali afferenti alla sala operatoria di cardiochirurgia. La procedura per il monitoraggio numerico degli aghi prevede l’ausilio di container con inserti magnetici e/o adesivi: la procedura prevede che gli aghi utilizzati vengono tagliati dalla sutura residua e riposti nel container. Il conteggio viene effettuato, così come suggerito da disposizioni del Ministero della salute: fase A – fase B – fase C – fase E. La cardiochirurgia dell’Azienda ospedaliera dei Colli ha implementato questa metodica di conteggio dal luglio 2010 utilizzando dei modelli cartacei che vanno compilati e firmati da ciascun operatore per quanto di loro competenza, tempo di permanenza al tavolo operatorio. A breve verranno sostituiti i modelli cartacei con la versione informatizzata, parte integrante della cartella infermieristica e della check list computerizzata. Risultati. Presso la nostra unità operativa la scheda di monitoraggio è stata compilata per la totalità degli interventi con indicatori di perfomance pari a 1; dal 1 luglio 2010 al 1 luglio 2011, 936 interventi – 936 schede di monitoraggio. In numero 6 casi, l’incongruità numerica è stata rappresentata dalla mancanza di un ago: in tutti i casi in questione, l’ago è stato recuperato prima di chiudere il torace, esplorando il cavo pericardico o l’area perioperatoria. In un caso l’ago mancante è stato repertato nel reservoir della macchina per il recupero sangue intraoperatorio: l’ago sfuggito al chirurgo era stato inavvertitamente aspirato dalla macchina, autotrans. Anche in questo caso l’ago è stato recuperato prima di chiudere il torace del paziente. Conclusioni. Un’applicazione corretta e standardizzata della procedura, il meccanismo del controllo crociato tra infermiere strumentista e infermiere di sala e anche la compliance dei chirurghi, che erano dal principio i più restii, hanno favorito un buon clima di collaborazione e, superata la fase di allenamento per ottimizzare il tempo da dedicare alla disposizione degli aghi, liberi dalla sutura residua, nel container, e il tempo da dedicare al conteggio, controllo crociato chirurgo-strumentista-infermiere di sala, oggi è divenuto un sistema pratico ed efficace per prevenire l’evenienza ritenzione. Added by: Daniela Trinca |