Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Visconti Giuseppe, Bollero Enrico. L’offerta delle strutture assistenziali: il ruolo dell’integrazione pubblico-privato. Organizzazione Sanitaria 2006(1):3–9.
Added by: Fabrizio Tallarita (05/08/2007 14:53:24) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Visconti2006 Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Strutture sanitarie Sottocategorie: Aziende ospedaliere Autori: Bollero, Visconti Collezione: Organizzazione Sanitaria |
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Allegati | URLs http://www.secup.it |
Abstract |
(Trascritto dall'articolo). Il sistema dell’offerta assistenziale ha subito, in tutti i paesi occidentali, profonde modifiche nel corso degli ultimi anni, per far fronte alle mutate esigenze della collettività in termini di tipologia e di qualità delle prestazioni richieste. In particolare, gli interventi di riorganizzazione della rete ospedaliera hanno comportato la progressiva riduzione dei posti letto per acuti e della durata della degenza media per il trattamento della fase acuta della patologia, a favore del potenziamento del territorio. In Italia, dal 1985 a oggi, la dotazione media dei posti letto è passata da 6,5 p.l. per mille abitanti, di cui 1 per mille riservato alla riabilitazione e lungodegenza postacuzie (legge 595/85) a 4,5 per mille, comprensivi della riabilitazione e lungodegenza (Intesa 23 marzo 2005 della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano). Analizzando i dati del Ministero della Salute (anno 2003), la deospedalizzazione mostra risultati rilevanti in ordine al potenziamento del territorio. Si registra, infatti, un incremento del 2,2% di ambulatori e laboratori rispetto al 2002, mentre i servizi di assistenza domiciliare integrata aumentano del 10,5%. Si riducono le strutture ospedaliere (- 9%) ed i posti letto pubblici (-6.896) ed i servizi di ADI crescono del 18%. Nel 2003, inoltre, sono stati assistiti al proprio domicilio 315.842 pazienti, di questi quasi l’83% (80% nel 2002) è rappresentato da assistibili di età maggiore o uguale a 65 anni, vale a dire 262.148 pazienti; si tratta di un valore particolarmente basso (2,5% della popolazione anziana) rispetto a quello di altri paesi europei e non (valore medio di circa il 10%). Per quanto riguarda le strutture extraospedaliere "nel 2003 in totale sono stati censiti 14.448 ambulatori e laboratori: la percentuale di strutture pubbliche è molto variabile a livello regionale; in genere nelle regioni del centrosud si ha una prevalenza di strutture private accreditate [mentre] per quanto riguarda le altre strutture territoriali prevale la gestione diretta delle Asl". Added by: Fabrizio Tallarita Last edited by: Fabrizio Tallarita |