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Letteratura Italiana di Scienze Infermieristiche

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Bellini Rosetta. Nuovi scenari di cura nella medicina tecnologica: cronicità della malattia e le sua evoluzione. Medicina e morale 2011;61(4):585–621. 
Added by: Eleonora Pettenuzzo (17/03/2012 10:28:30)   Last edited by: Eleonora Pettenuzzo (17/03/2012 11:18:01)
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista
Chiave di citazione BibTeX: Bellini2011a
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Categorie: Etica, Infermieristica clinica, Management
Sottocategorie: Bioetica, Cure palliative, Principi etici, Qualità di vita
Autori: Bellini
Collezione: Medicina e morale
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Indice di Popolarità: 5.5%
Allegati    
Abstract     
(Trascritto dall'articolo).
Il progresso compiuto dalla medicina in tutti i suoi settori fa emergere sempre più questioni che non sono più solo di tipo clinico ma che anche inevitabilmente pongono interrogativi di tipo etico. Attraverso gli strumenti che la scienza offre si è portati a riflettere non solo sulla validità clinica di una scelta circa un percorso di cura e l’iter attraverso cui affrontarlo, ma anche sull’opportunità di intraprenderlo, sulla proporzionalità dell’intervento e sull’effettivo beneficio. La professione medica nell’analisi di un riscontro sociale, è continuamente a confronto con i vari punti di vista per cui non sempre la soluzione felice di un caso appare uguale anche per gli altri. L’etica medica considera l’individuo come un agente morale, come persona in toto i cui diritti devono essere rispettati per quanto riguarda le decisioni sulla propria vita. L’evoluzione della ricerca scientifica ha completamente sconvolto la fase di progressiva transizione verso il termine della vita, portandolo ad un rilevante prolungamento della durata media, di fronte anche ad un male degenerativo, suggerendo l’approccio alla malattia con strumenti atti a conciliare un equilibrio, anche quando la cura non vuol dire per forza guarigione. L’obbiettivo da tutelare e realizzare è l’attenzione per il malato, perseguire il suo migliore interesse di fronte alle più svariate fasi delle patologie croniche, ricorrendo ai più attuali sistemi di cura, per il vantaggio psico-fisico del paziente e per una corretta ed etica gestione delle risorse disponibili offerte. L’approccio con il malato non si traduce solo come cura del corpo ma anche come attenzione agli aspetti psicologici, la cui mancata considerazione rischia di amplificare i sentimenti di disagio, solitudine e dolore. Il rapporto con il malato include molto spesso un’equipe di medici che collaborano con i suoi familiari, portando avanti un ideale di assistenza umanizzata, proprio perché a volte un paziente desidera empatia e comprensione oltre la semplice terapia medica, favorendo così un percorso di sollievo al suo stato. La valutazione della qualità della vita o della diversa condizione di salute, è del tutto soggettiva: ogni individuo è assolutamente unico e irripetibile, con i suoi valori e le sue scelte di libertà che rispecchiano la propria dignità e ne esprimono il rispetto, anche quando, spesso, ci si trova di fronte a un punto di non ritorno.
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