Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Bordin Gabriella, Baldissera Alice, Borsato Monica, Bernardi Cinzia, Cavallin Elisabetta, Lusiani Luigi, Sandonà Lorena. Applicazione di un percorso per le cure di fine vita per pazienti oncologici terminali in una unità di Medicina Interna. L'infermiere 2011;55(4):e27–e24.
Added by: Antonella Punziano (07/12/2011 14:46:52) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Bordin2011a Invia la risorsa per email ad un amico |
Categorie: Infermieristica clinica, Metodologia dell'assistenza infermieristica Sottocategorie: Comunicazione, Cure palliative, Processo di assistenza, Qualità di vita Autori: Baldissera, Bernardi, Bordin, Borsato, Cavallin, Lusiani, Sandonà Collezione: L'infermiere |
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Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo) Sono molte le indagini che sottolineano la scarsa appropriatezza delle cure spesso erogate al paziente morente in ospedale. Uno studio precedente, volto a descrivere la pratica assistenziale nei malati oncologici terminali ricoverati presso l’unità di Medicina Interna del Presidio Ospedaliero di Castelfranco Veneto, ha confermato i dati della letteratura, evidenziando la necessità di attuare percorsi assistenziali maggiormente orientati ai reali bisogni dei pazienti nell’ultima fase di vita. In collaborazione con la Fondazione Sue Ryder, lo staff del reparto è stato quindi coinvolto in un progetto formativo a cui ha fatto seguito l’implementazione di un percorso di cure di fine vita, basato sul Liverpool Care Pathway for the Dying Patient, che prevede la definizione di criteri di selezione, la pianificazione di obiettivi e interventi assistenziali finalizzati al comfort dei pazienti e la valutazione sistematica degli esiti. Allo scopo di verificare gli effetti del programma di assistenza adottato, con particolare riferimento al controllo dei sintomi, in questo studio osservazionale sono state analizzate le cartelle per le cure di fine vita di 27 malati neoplastici terminali (14 maschi e 13 femmine) ricoverati presso il reparto dal maggio 2009 al marzo 2011. L’analisi dei dati mostra che gli obiettivi assistenziali sono stati raggiunti nella gran parte dei casi. Gli ambiti in cui si è registrato con maggiore frequenza un mancato raggiungimento dell’obiettivo (riportato come “variante”) includevano il dolore, l’agitazione, le secrezioni respiratorie, la dispnea e le disfunzioni intestinali. L’individuazione sistematica dei sintomi ha tuttavia permesso di attuare interventi correttivi precoci, con conseguente riduzione della loro persistenza. I risultati ottenuti indicano che questo percorso di cure di fine vita può essere un approccio efficace per migliorare la qualità dell’assistenza erogata ai malati neoplastici terminali nei reparti ospedalieri. Added by: Antonella Punziano |