Progetto realizzato e curato dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma |
Cannovo Maria, Plaja Francesca. Il boonding in terapia intensiva neonatale. Infermiere Oggi 2010;20(4):22–24.
Aggiunto da: Barbara Gargano (07/11/2011 23:54:03) Ultima modifica di: Barbara Gargano (08/11/2011 00:04:20) |
Tipo di Risorsa: Articolo di Rivista Chiave di citazione BibTeX: Cannovo2010a Invia la risorsa per email ad un amico ![]() |
Categorie: Etica, Infermieristica clinica, Infermieristica specialistica Sottocategorie: Comunicazione, Infermieristica in neonatologia, Rapporto infermiere-paziente Autori: Cannovo, Plaja Collezione: Infermiere Oggi |
Visualizzazioni: 1/1746
Indice di Visite: 22% Indice di Popolarità : 5.5% |
Allegati |
Abstract |
(Trascritto dall’articolo). L’attaccamento tra esseri umani ha una funzione protettiva, significativa per tutta la durata della vita umana. Per questo motivo, la carenza delle cure genitoriali si associa, spesso, ad un difficile sviluppo del bambino. In Terapia intensiva neonatale, tale carenza può essere prevenuta attraverso vari strumenti e tecniche, fra cui: - una buona comunicazione; - incoraggiando il contatto tra neonato e genitori; - utilizzando indumenti per rendere gradevole la vista del neonato intubato e con accessi venosi; - utilizzo di nidi e rulli di contenimento; - intervento multidisciplinare volto ad aiutare i genitori; - cura dell’ambiente e dei rumori; - personalizzazione delle culle termiche; - minimal touch; - wrapping; - saturazione sensoriale. Aggiunto da: Barbara Gargano Ultima modifica di: Barbara Gargano |